Perugia-Frosinone 1-0. Meno artisti e più artigiani, i grifoni tornano in vetta.
Scritto da Daniele Orlandi il 23/09/2017
Il Perugia degli artisti della tecnica sa fare anche l’operaio artigiano. E cosi neutralizza il Frosinone tutto muscoli e lotta ( ma non solo) accettando di entrare nel pacchetto d mischia creato da Longo. E se, alla vigilia, i perugini temevano soprattutto la fisicità, la solidità e il cinismo dei ciociari, a fine partita la squadra più cinica è risultata invece quella di Giunti, capace di capitalizzare al meglio un’occasione magnificamente costruita. E, poi, di difendere il vantaggio a tutto campo, con un gran lavoro in fase difensiva di tutti i grifoni, titolari e subentrati. Stavolta si sapeva che ci sarebbe stato meno spazio per il gioco spumeggiante visto nelle partite precedenti e il primo a dover snaturare un po’ le sue caratteristiche è stato Santiago Colombatto, regista perugino dal piede buono e dalle idee illuminanti. Il Frosinone lo ha accerchiato per tutta la partita, cercando di inaridire la fonte del gioco perugina in mezzo al campo, per poi rovesciare l’azione, nel primo tempo, con rapidi cambi di fronte, a cercare di sorprendere i grifoni con tagli sul versante opposto a quello di partenza dell’azione. Nella ripresa, quando il Perugia ha cercato di alzare la posizione di Colombatto e le sostituzioni di Giunti hanno arginato le offensive frusinati sulle fasce, la squadra di Longo si è affidata più ai lanci lunghi e alle palle alte per Daniel Ciofani, indimenticato e fischiatissimo ex. Qui sono saliti sugli scudi i due difensori centrali, con Volta a comandare le operazioni aeree e Monaco attento a non lasciare palle vaganti al limite. E anche Rosati ha avuto modo di griffare la vittoria con un paio di interventi su Dionisi che hanno salvato il vantaggio. Il Grifo nel primo tempo ha giocato con minor continuità del solito, ma erano la partita e l’avversario a non consentirlo. Nella ripresa ha sofferto e, pur subendo l’iniziativa avversaria, ha avuto anche qualche occasione per chiuderla, ad esempio con un colpo di testa di Han che è sbucato dal nulla e si è visto strozzare l’urlo del gol in gola da un grande intervento del portiere ospite. Alla fine, per il Perugia una vittoria che è un monumento all’accortezza e alla capacità di soffrire, dote indispensabile in serie b. Tre punti che cementano la consapevolezza dei grifoni nei propri mezzi. E un primo posto ritrovato in classifica, da difendere tra sette giorni a Brescia, in attesa che almeno alcuni degli infortunati recuperino la condizione.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia