Stesse ambizioni di Perugia e Parma che non accettano ruoli di squadre comprimarie. Per sabato è prevista pioggia a catinelle: chi se ne avvantaggerà?

Quando con una splendida punizione, Federico Giunti, d’intesa con Gautieri, permise al Perugia di espugnare Parma, in Emilia compresero bene di aver visto all’opera un centrocampista coi fiocchi. L’esperienza di Parma non fu però brillantissima e Federico vestì la maglia gialloblu solo in diciotto occasioni, tra campionato e coppa dei campioni. Di lì a poco sarebbe però arrivato il Milan e subito il primo scudetto conquistato proprio nello stadio che lo aveva lanciato nel professionismo. Ora che arriva il Parma, per chi ha vestito quella casacca, non sarà una partita come le altre ed arduo è il compito di riuscire nell’impresa di diventare profeta in patria. Il Parma, come Palermo e Frosinone, è candidata alla vittoria finale, come dimostra una dispendiosa campagna di rafforzamento firmata da un direttore sportivo, Faggiano, che sta imponendosi nel mondo dei manger proprio per una cavalcata di risultati importanti prima a, Trapani e poi in Emilia. Faggiano ha puntato su D’Aversa, e lui, come Giunti, è ad una svolta in carriera. Squadre che hanno movimentato il calcio mercato, che hanno ambizioni che saranno corroborate strada facendo. Si dice che i campionati si vincono in primavera, ma è pur vero che è dal buongiorno, dall’avvio, che si capisce quali sono gli obiettivi perseguibili: Parma e Perugia hanno molti punti in comune, tanti quante le belle pagine di calcio in provincia. Come leggere la battuta d’arresto al Tardini ad opera del Brescia? Le risposte sono per ora interlocutorie, una sorta di sbandata, non una debacle. Piuttosto radio meteo segnala pioggia a catinelle per‪ sabato pomeriggio ‬su Perugia, quella stessa pioggia che ha reso il terreno del Tardini allentato domenica pomeriggio. Vento e pioggia sono nemici storici del bel gioco, obbligando la squadra meglio dotata sul piano tecnico ad adeguarsi alla svelta. Chi potrà ricavare maggiori vantaggi dalle probabili pozzanghere del Curi? Presto lo sapremo, ma intanto un consiglio del quale magari i custodi dello stadio non hanno bisogno: meglio tenere a portata di mano i teloni.

Raffaele Garinella- TifoGrifo.com