Grifo, contro la Salernitana servirà una prestazione molto diversa da quella di Latina. Le critiche motivate sono utili e necessarie per crescere e migliorare.
Scritto da Raffaele Garinella il 15/05/2017
Chi scrive ha avuto il piacere e la fortuna di cominciare la lettura del giornale “Il Perugia”, periodico diffuso allo stadio, purtroppo non più disponibile. Grazie al giornalista ed amico Mario Mariano, sono entrato in possesso di alcune annate di quel giornale; pagine ben scritte, accurate, complete, esaustive, arricchiranno la mia conoscenza sulla storia del Perugia. A tal proposito, mi piace citare un articolo scritto da Claudio Sampaolo nel settembre del 1993 per il giornale sopra citato. Titolo “Nel segno di Ilario”. Nel trattare le differenze tra Buffoni, Novellino e Castagner, recitava testualmente: “Sia ben chiaro, questa presa d’atto, questa dichiarazione di… affinità non deve suonare nè come una accusa verso Adriano Buffoni e Walter Novellino, ai quali facciamo i migliori auguri, nè tantomeno come uno schierarsi a priori. Castagner rappresenta un pezzo di storia del Perugia e chi ha vissuto quei momenti, quelle emozioni, fianco a fianco, non può fare a meno di continuare ad apprezzarlo, di stare con lui. Ma Ilario, che è un fior di professionista, sa anche che quando sarà necessario faremo le nostre brave critiche, ben sapendo che poi, il giorno successivo, non troveremo un allenatore ingrugnato che non saluta più, ma un tecnico attento pronto alla discussione e, se possibile, a convincerci del contrario di quello che abbiamo scritto. Il discorso fatto per Ilario vale per tutto il resto della compagnia: da Gaucci al ventiduesimo della rosa. La convinzione nostra, dall’editore a chi scrive, a tutti i collaboratori è che sia più utile raccontare sempre e comunque la verità, a costo di far male, che infilare pietose bugie che prima o poi verrebbero smascherate”. Tutto questo per sottolineare l’importanza della critica, che se costruttiva ed espressa con educazione e rispetto, può solo portare alla ribalta punti di vista differenti, tutti utili e formativi in un percorso di crescita. Lo stesso presidente Santopadre, al termine della gara di Latina, ha definito non buona (eufemismo) la prestazione della squadra, pur non mostrandosi d’accordo solo con chi aveva definito “seconde linee” i calciatori scesi in campo, per via di un minutaggio comunque importante. Dalla mediocre prova di Latina, occorre trovare gli spunti necessari per disputare una ben diversa prestazione contro la Salernitana. È proprio attraverso una critica costruttiva che si cresce, e questo lo hanno capito fortunatamente in tanti. La fiducia riposta in Bucchi e nella squadra è pari alle aspettative generali; allontanarsi da Latina non è solo un auspicio , ma una necessità.
Raffaele Garinella – TifoGrifo.com
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