Novara Perugia 0-1. Le dichiarazioni di Bucchi
Scritto da Daniele Orlandi il 21/04/2017Cristian Bucchi non replica alle vistose, persino sguaiate, polemiche innescate dal presidente del Novara su presunti suoi atteggiamenti carenti di stile. “Io, precisa, non ho mancato di rispetto a nessuno, come peraltro nel mio stile, chi mi conosce lo sa bene. Mi dispiacciono le parole del presidente e quelle di Boscaglia” (il mister novarese ha detto che il Perugia è venuto solo a difendersi, n.d.r.), ma non mi toccano, perché non riguardano me. All’andata, prosegue, dissi che il Novara aveva spezzettato molto il gioco, nulla di più. Capisco il loro dispiacere per la sconfitta, ma io quando perdo non mi lascio andare a queste reazioni. Noi che siamo più vecchi dovremmo usare più responsabilità“.
Sulla partita Bucchi dice che è stato un match di “duelli, battaglia e seconde palle, con loro che cercavano Macheda e Galabinov con palle lunghe. Sapevamo che partono forte e quindi avevamo pensato di doverli contenere per un’ora e poi attaccarli. Bravi tutti a farlo, chi ha giocato prima e chi dopo”. Per Bucchi i suoi ragazzi sono un “gruppo di uomini veri” che non si sottraggono a critiche e momenti difficili. Sacrificio, applicazione, raddoppi per non concedere nulla agli avversari: “oggi l’abbiamo vinta così”, dice. Una nota di merito particolare il tecnico la riserva ai giovani: “Mancini, Monaco, Di Chiara, Gnahoré, hanno sempre lo spirito giusto. Le tante partite ravvicinate ci fanno aver bisogno di tutti e tutti si fanno trovare pronti”. La formazione iniziale e il 3/5/2 sono state scelte dettate soprattutto dalle defezioni dovute ai problemi emersi nelle ultime ore. “Ho scelto, spiega, quelli che stavano meglio fisicamente perché la partita richiedeva anche fisicità, dato che loro giocano molto sulle palle lunghe e le seconde palle; e ho tenuto conto anche del terreno di gioco, perché qui altre squadre sono venute a fraseggiare ma hanno perso palla e partita”. E la partita è stata giocata come era stata preparata: “sapevo, dice, che loro partivano forte e all’inizio noi dovevamo contenere, lo hanno fatto bene anche Nicastro e Forte. Poi siamo usciti alla distanza col 3/4/2/1 nel secondo tempo, con gli ingressi di Terrani e Dezi, che ci hanno dato brio, brillantezza e profondità tra linee”. Alla fine, .Bucchi gioisce per tre punti pesanti e, commenta, “a volte occorre essere pratici”.
Daniele Orlandi Agenzia Stampa Italia