Vannini e Fedele scrivono una pagina da “Libro Cuore”: fanno pace dopo trentotto anni dall’infortunio che troncò la carriera del “Condor” e precluse al Grifo di vincere lo scudetto.
Scritto da Raffaele Garinella il 12/04/2017Una pace attesa trentotto anni. Franco Vannini ed Adriano Fedele, l’ex difensore dell’Inter che con un’entrata violenta provocò la rottura di tibia e perone del “Condor”, hanno fatto pace, dopo quell’infortunio che praticamente segnò la fine del Perugia dei miracoli, quando con Vannini in campo, avrebbe potuto centrare lo scudetto. I due ex calciatori sono intervenuti alla trasmissione di TMW radio, nella rubrica “Mi ritorni in mente”, condotta da Marco Piccari e Vincenzo Marangio. “Ho sempre pensato che Fedele avrebbe potuto evitare quel contrasto, perché l’arbitro aveva già fischiato una punizione a favore del Perugia- ha ricordato Vannini via etere-. Anch’io posso aver concorso a quello scontro perché mi frapposi alla sua irruenza, ma affido alla coscienza di Fedele la verità, se lui ha o meno sentito quel fischio dell’arbitro Longhi”. Fedele, in collegamento da Udine ha confessato:” Avrei voluto già andare nello spogliatoio del Perugia dopo la partita, ma gli anziani non mi appoggiarono. Poi sono stato sempre indeciso se chiamare Franco al telefono… Mi sembrava fosse un gesto ipocrita… Era chiaro che mi dispiaceva molto”. Fedele ha anche ricordato che per molto tempo , sia durante trasmissioni Rai che in articoli di giornale, per quel suo intervento fu definito killer:” mi sono trascinato dietro questa fama per diversi anni; io e Franco eravamo amici in gioventù, abbiamo svolto il servizio militare nello stesso periodo e ricordo anche che una volta dopo una convocazione in rappresentativa, l’ho accompagnato da Milano a Figline Valdarno, a casa sua”. Toni pacati, tra due ex calciatori della stessa età (1947), che hanno ripercorso le fasi salienti di quello storico Perugia-Inter, con i nerazzurri in vantaggio di due gol e rimontati proprio grazie ad una rete di Vannini e all’indimenticabile pareggio di “Tigre” Ceccarini. Vannini anche oggi ha un solo rammarico: “Non ho mai provato un sentimento di rancore nei confronti di Fedele, piuttosto infortuni come il mio, a quell’epoca, segnavano la fine della carriera. Oggi, invece, Montolivo, con la stessa doppia frattura di tibia e perone è regolarmente tornato in campo in serie A”.
Raffaele Garinella – TifoGrifo.com