Trapani-Perugia 3-0. Grifoni, che tonfo. Siciliani vedono la salvezza.
Scritto da Daniele Orlandi il 08/04/2017
Senza capo né coda. Il Perugia più sconclusionato della stagione lancia un pessimo segnale ai suoi tifosi e al campionato. Il Trapani ringrazia e con una condotta giudiziosa aggiunge ossigeno alla bombola della salvezza. La squadra di Bucchi, scesa in Sicilia per dare continuità alla serie positiva di sette partite, e per tirar fuori il coraggio evocato dal presidente Santopadre in settimana a giornali unificati, si squaglia al cospetto degli onesti e aitanti calciatori trapanesi, senza dare mai l’impressione di poter entrare in partita. La partenza è stata traumatica, perché il Trapani aggressivo e dalle punte veloci ha subito messo in difficoltà i grifoni. E alla prima situazione, sugli sviluppi di un corner, il centrale difensivo Pagliarulo, spintosi avanti e lasciato solo in area (Monaco scavalcato dal cross) ha sbloccato. Subito tutto in salita, e il 4/3/1/2 del Perugia, schierato con Acampora, Gnahoré, a supporto di Brighi e Dezi tra le linee, va in confusione. La manovra è asfittica, la precisione latita, i ritmi non decollano. Solo nel finale di tempo arriva qualche segnale di risveglio, con i grifoni che creano due o tre conclusioni, colpendo anche un palo con Dezi.
La ripresa inizia così con qualche speranza, ma anche con i centrali difensivi Volta e Monaco ammoniti. Il Perugia fa possesso palla, ma non incide. Bucchi poco prima del quarto d’ora cerca di dare più peso specifico in avanti, inserendo Guberti e Nicastro al posto di Brighi e Musacchio. Ma, prima che sul campo si veda qualche effetto, un altro errore difensivo di Monaco genera il 2-0. Nell’occasione, per completare la frittata difensiva,Volta non affronta Manconi, autore del gol, per paura del secondo giallo. Cartellino che puntualmente comunque arriverà più tardi, quando il centrale verrà espulso dopo per aver sfogato la sua rabbia contro i cartelloni pubblicitari per un colpo di testa in attacco non andato a segno.
Dopo il 2-0 la partita finisce. Il Perugia continua a cincischiare e pochi minuti dopo ancora Manconi segna la terza rete, sempre complice la difesa perugina, oggi francamente imbarazzante soprattutto nei due centrali. Sconfitta rovinosa, che certifica un periodo non brillante dei grifoni, mascherato dai risultati. Le prove con Cittadella, Carpi, Vicenza e Pisa, rilette alla luce della debacle siciliana, devono forse preoccupare in vista del rush finale di campionato. Sicuramente il Perugia stenta con le squadre che non lasciano giocare. Sicuramente oggi ha evidenziato nella ripresa un calo psico fisico. Sicuramente ha perso male, aldilà degli episodi. Ora, le sette partite finali dovranno essere affrontate con spirito e verve diversi, perché la ressa per i play off assomiglia ad una zuffa da cartone animato, dove tutti le prendono e contemporaneamente le danno e solo alla fine, dalla polvere, escono i vincitori. I grifoni hanno limiti, ma la stagione resta sempre col segno positivo, tenuto conto di pregi e limiti della rosa. Non si facciamo sorprendere dalla rissa.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia
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