Cittadella-Perugia, una sfida tra fortezze. Analogie delle due città che si trasferiscono sulle strategie di Bucchi e Venturato
Scritto da Raffaele Garinella il 10/03/2017Roberto Venturato come Antonio da Sangallo, il famoso architetto del rinascimento che firmò il progetto di una… cittadella, erigendo le mura a difesa dell’acropoli. Mura di Cittadella diverse, eppure uguali, almeno nel concetto più ampio, a quelle dell’antica Perusia, con la sua rocca paolina. Insomma bastioni in Veneto, così come in Umbria: l’impegno di sabato tra Bucchi e Venturato, entrambi con solide esperienze alle spalle di lega pro, Maceratese e Pizzighettone su tutte, si poggia sulla difesa dei reciproci schieramenti. Entrambi i tecnici sanno bene che sguarnirsi troppo potrebbe rivelarsi controproducente, pur avendo abbracciato lo stesso credo calcistico, che è quello della verticalizzazione e del perseguire di imporre il proprio gioco. Però attenzione: al di là della difesa, il Cittadella si fa apprezzare dai suoi tifosi, orgogliosi di avere come colori sociali gli stessi del Toro, per saper mettere alle corde l’avversario nei quindici minuti finali delle due frazioni di gioco. A Bucchi il particolare non sarà sfuggito, ma è proprio per questo che la squadra che ha asfaltato l’Avellino, è chiamata a ribadire la sua peculiarità: quella di non giocare sull’avversario, pur conoscendone le sue armi migliori. Non andrà ripetuto l’atteggiamento tattico di Ferrara, quando, pur imbrigliando la Spal, il Perugia si preoccupò troppo di contenere l’avversario che, camaleonticamente seppe prendere le adeguate contromisure. Bucchi ha saputo sposare la filosofia di Tito Livio, che sosteneva come un buon condottiero non considera importante la fortuna, piuttosto intelligenza e razionalità, qualità che il Grifo ha saputo ampiamente unire soprattutto lontano dalle mura amiche.
La mia probabile formazione per domani: Brignoli/Belmonte-Volta-Di Chiara/Mustacchio-Brighi-Gnahorè-Fazzi/Dezi-Terrani/Di Carmine
Modulo 3-4-2-1 in fase di possesso,
5-4-1 fase di non possesso.
Forza Grifo, sempre!!!
Raffaele Garinella – TifoGrifo.com