School Volley Bastia. Il capitano Silvia Tosti suona la carica.
Scritto da Redazione il 24/02/2016TOSTI… FINO ALLA FINE!
Dalla scaramanzia all’orgoglio di essere mamma, con un appello alla piazza: se volete divertirvi…
Dopo l’ennesimo exploit, la School Volley Bastia ha meritatamente
conquistato il primo posto della classe, lasciando indietro le dirette
concorrenti e piazzando un bel punto esclamativo sul ruolo di
protagonista di questo girone F di serie B2.
Ma al Pala Giontella è vietato cullarsi sugli allori. A suonare la
carica, per tenere alta la concentrazione, è il capitano Silvia Tosti,
giocatrice che di campionati vinti se ne intende, esperta, ma allo
stesso tempo… MAI sazia di vittorie!
Classe 1981, originaria di Città di Castello, ha indossato la maglia
(rigorosamente #10) della sua città in B2, per poi passare in B1 (otto
stagioni consecutive tra Terni e Trevi) conquistando anche la seconda
serie nazionale con Nocera Umbra. Sempre ad alti livelli, ha viaggiato
da Benevento a Cagliari, per poi tornare in Umbria a San Mariano,
Corciano e Perugia. Oggi è la bandiera della School Volley Bastia e si è
gentilmente raccontata in questa intervista tra sogni, obbiettivi e…
curiosità!
Un aggettivo per definirti come giocatrice e uno come persona
Grintosa e determinata
L’esperienza più bella…
Ne ho vissute tante, a modo loro tutte belle. Poi è ovvio, dove vinci
ti rimane qualcosa di più!
…e quella più brutta
San Casciano, a causa di un infortunio che mi ha tenuto fuori dal campo
per tutto l’anno.
Tante avventure, tutte accomunate dal numero 10. Perchè?
Quando ero più piccola giocavo a calcio e per me i numeri 10 erano i
più forti… erano Pelè e Maradona, e io mi sono ispirata a loro. Da
qualche anno addirittura lo metto nero su bianco al momento di firmare
il contratto: il 10 è il mio! A San Giustino addirittura, quando ero
incinta, mi hanno tenuto da parte la maglia numero 10.
Inoltre a Bastia hai ritrovato amiche di lungo corso e compagne di
vittorie…
Sì, insieme a Cristina Cruciani ho vinto 2 campionati (a San Mariano e
il più bello, a Nocera Umbra), con Francesca Valentini oltretutto siamo
compaesane, ma anche con Luisa [Rocchi] e Lucia [Marcacci] ne ho passate
tante.
A Cagliari ti “lamentavi” della poca partecipazione del pubblico (“era
più caldo a Trevi”). E a Bastia? La cosa bella di Bastia è che
l’impianto è piccolo e quindi trasmette una certa intimità: il calore
del pubblico si sente perchè è vicino.
Lancia un appello ai tifosi, portali al Pala Giontella!
Se volete divertirvi, il Sabato c’è sempre un bello spettacolo da
vedere, soprattutto adesso che…
Sei scaramantica?
Molto, di natura. Gioco con le stesse mutande, con le stesse calze, con
lo stesso elastico di ogni vittoria. Ogni Sabato mangio le stesse cose
di quando vinco. Nello spogliatoio ho contagiato tutti, anche il mister
che all’inizio diceva di non essere superstiziose! E sul pullman
ovviamente i posti sono sempre quelli!
E hai dei tatuaggi particolari…
Ogni volta che ho vinto un campionato, mi sono tatuata una stellina.
Quest’anno voglio aggiungere un’altra stella, ci spero. Ho proprio
voglia di vincere!
Nelle interviste di qualche anno fa parlavi del tuo futuro: quanto
intendi giocare ancora?
Sicuramente finchè regge il fisico, o fino al prossimo bimbo. Ma
giocare mi piace troppo, non smetterei mai!
Eppure qualcosa è cambiato da allora…
Eh sì, qualcosina… tantissimo. In meglio! Da quando è nata Diletta la
mia vita è più completa: entro in palestra più spensierata! Essere mamma
mi ha reso una persona migliore.
Com’è essere mamma e giocatrice allo stesso tempo?
E’ bello: giochi con il pensiero che c’è qualcuno a casa che ti
aspetta. Sarebbe meglio sugli spalti, ma è allergica agli strilli!
E com’è giocare con ragazze anche 18-20 anni più piccole di te?
All’inizio ero un po’ scettica sul progetto, devo ammetterlo. Non
pensavo di poter “convivere” con ragazze molto giovani. Credevo che i
giovani avessero tutt’altri interessi piuttosto che lo sport. Ma mi
sono piacevolmente ricreduta: le ragazze sono fantastiche, rispettose ed
educate. Abbiamo creato una bella amalgama. Cercano di cogliere il
meglio e si vede… sono migliorate molto!
Che allenatori hai trovato a Bastia?
Gian Paolo [Sperandio] è stato colui che mi ha cresciuto 5 anni a
Trevi, anzi… mi ha massacrato, non era così buono come adesso [ride]!
Sono contentissima di averlo ritrovato, lo stimo molto come persona e
come allenatore. E su Fabrizio, che dire?! E’ un tenerone… impossibile
non volergli bene.
E ora svelaci qualche curiosità di spogliatoio…
…la più casinara
Mah, in realtà non facciamo tanto casino, forse io… le giovani sono
anche troppo brave. Diciamo Lucrezia e Alice, dai [Ceccarelli e
Mancinelli]!
la più saggia…
La prof, Lucia Marcacci!
la più ritardataria…
Cristina Cruciani!
la comica del gruppo…
Francesca Alessandretti, cioè… ci prova, ma non ci riesce! [ride]
E qualche battuta sul finale di stagione. Com’è ritrovarsi (di nuovo)
in vetta ad un campionato importante?
Quando guardi tutti dall’alto verso il basso è sempre piacevole, ma ora
è importante essere consapevoli del fatto che siamo lì, dobbiamo
rimanere concentrate e determinate per raggiungere il nostro obiettivo.
Cosa serve per vincere?
Determinazione e grinta… giocare sempre come se fosse il 7 Maggio.
Infine, messaggini…
…un tweet a coach Sperandio
Sei meglio del Cucca!
…un tweet ad una tua compagna
A Cristina: cerchiamo di coronare quest’anno da mamme!
…dulcis in fundo… uno a Silvia Tosti
Cerca di essere l’orgoglio di tua figlia!
Parola di capitano… e che capitano!
Questa è davvero “Tosti”!