Il notiziario del Grifo: subito in campo i nuovi. Si rivedono in gruppo Guberti e Rizzo
Scritto da Redazione il 02/02/2016Doppia seduta per il Perugia nella giornata odierna. In mattinata la squadra è rimasta in palestra per un lavoro fisico, mentre nel pomeriggio, davanti ad un buon numero di tifosi che ha affollato il famigerato “greppo”, si è trasferito sul campo centrale, dove si sono visti i nuovi, eccetto Monaco, che insieme a Mancini ed inizialmente Guberti, ha svolto lavoro differenziato per smaltire i noti malanni fisici accusati prima dell’arrivo a Perugia. Spazio prevalentemente alle prove tattiche, sempre incentrate sul 3-5-2. Si è iniziato con una partitella a tema, finalizzata al possesso palla e alla conclusione in porta. Da una parte, con la casacca, Bisoli ha schierato Rosati; Belmonte, Volta, Rossi in difesa; Del Prete, Zebli, Prcic, Della Rocca e Spinazzola; davanti Zapata e Bianchi. Nella squadra senza casacca, disposta a specchio c’erano invece Zima tra i pali; Il primavera Viola, Comotto e Alhassan a comporre il pacchetto arretrato; Milos, Rizzo, Taddei, Molina e Jakovlevs a centrocampo; Aguirre e Ardemagni in attacco. Successivamente, dopo una breve pausa, il tecnico ha inserito come seconda punta Aguirre tra i titolari al fianco di Bianchi e Guberti tra le riserve in coppia con Ardemagni. Anche Zapata è passato tra i rossi ed è stato “retrocesso” al ruolo di esterno sinistro. L’ex Bari, Roma, Sampdoria e Torino, dopo essersi fermato durante il ritiro di Milano Marittima, è quindi tornato a rivedere il campo, così come Rizzo, ufficialmente fermo per influenza, ma al centro di numerose voci di mercato che lo volevano in procinto di lasciare il Grifo. Ma ciò non è accaduto e ora finalmente si può pensare soltanto al calcio giocato o quasi: resta il problema dei cosiddetti “over”, vale a dire i giocatori nati prima del 1994. Resta da eliminarne uno: il maggiormente indiziato è Comotto, per il quale quello di oggi potrebbe essere stato l’ultimo allenamento da calciatore. Domani la risposta definitiva.
Enrico Fanelli