Perugia-Vicenza 0-1. Grifo dimesso e sconfitto: dal mercato la svolta
Scritto da Daniele Orlandi il 19/01/2016
Perde ancora il Perugia, castigato da un gol del folignate Giacomelli a tre minuti dal novantesimo che spezza un equilibrio tattico a tratti noioso per chi ha assistito all’incontro. Aldilà della sconfitta, dovuta ad un episodio, il Perugia preoccupa perché sembra aver perso le gambe e smarrito la testa. Ad una condizione fisica apparsa poco brillante e forse appesantita dal richiamo di preparazione, si sono accompagnate le tante assenze, anche quella dell’ultim’ora di Volta, che ha costretto Bisoli a schierare una difesa del tutto inedita. In aggiunta, a dimostrazione che quando le cose vogliono andare storte, vanno fino in fondo, si è aggiunto l’infortunio muscolare di Parigini, che priverà il Perugia a lungo dell’elemento al momento più importante della squadra, l’unico decisivo in questa fase del campionato. Se ci si mette anche l’ingrediente delle turbative, vere o presunte, del mercato su alcuni elementi della squadra, la salsa risulta pesante da digerire per il Perugia. Ecco, dunque, servita una sconfitta immeritata per quello che le due squadre han fatto vedere in campo, ma che getta ombre o, almeno, incertezze sul futuro immediato della squadra di Bisoli e impone a società e tecnici una riflessione approfondita sulle scelte di mercato da mettere in campo da qui a fine mese. Tra prospettive di passaggio al 4/4/2, cambi della guardia in attacco (per Bianchi sembrerebbe fatta e Ardemagni potrebbe andare a Salerno) ricerca di un mediano che unisca la propensione a guidare il gioco e fisicità, intanto ha fatto il suo esordio il terzino Milos, appena arrivato al servizio di Santopadre. Discreta la prova dell’ex spezzino, in una difesa del tutto inedita che, alla fine, eccezion fatta per la situazione del gol subìto, non ha demeritato. Ma il Perugia, senza Del Prete (affaticamento muscolare) e Spinazzola, squalificato, non ha spinto sulle fasce, fonte di gioco abituale dei biancorossi. Se a questo si somma che i mediani, per caratteristiche strutturali, non si inseriscono in avanti, diventa difficile creare grattacapi agli avversari. In questa situazione, le uniche possibilità possono nascere da giocate individuali o dai calci piazzati. Ridotte le prime dopo l’uscita di Parigini, inesistenti i secondi, che continuano ad essere un punto dolente del Grifo. Insomma, manovra involuta, calo fisico alla distanza, gol preso allo scadere. E così, in attesa dei prossimi impegni non certo abbordabili (Pescara, Spezia, Cesena e Entella) il Perugia deve ritrovarsi e recuperare un minimo di equilibrio. Stringere i denti, in attesa di tempi migliori e di innesti di mercato.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia