Perugia Crotone : Sfida tattica secondo Alessandro Antoniacci
Scritto da Redazione il 19/09/2015Stando alle ultime, Bisoli dovrebbe riconfermare la difesa a 3 nonostante l’esperimento non abbia pagato i dividendi sperati a Pescara. La scelta è frutto di 2 aspetti, il recupero di Belmonte, che rispetto a Mancini garantisce qualcosa in più in termini di esperienza e nelle chiusure, e la miglior copertura sul tridente crotonese, composto da elementi rapidi ed abili nell’uno contro uno. Particolarmente pericolosi De Giorgio e Torromino, sui quali servirà un occhio di riguardo anche da parte dei 2 fluidificanti biancorossi, Del Prete a destra e Spinazzola a sinistra. In mezzo al campo sarà strenua lotta tra le 2 coppie di mediani, Rizzo e Salifu per quanto ci riguarda e Paro e il giovane Capezzi per la compagine crotonese, coi 2 grifoni superiori sul piano del dinamismo. Sulla trequarti spetta come sempre a Lanzafame fungere da collante tra il reparto di centrocampo e i 2 attaccanti, col compito specifico di abbassarsi sulla linea mediana e creare superiorità sulla trequarti avversaria con i suoi spunti sullo stretto. Davanti dovrebbe essere il turno di Parigini, che ha avuto un ottimo impatto sul match a Pescara e che, grazie alla sua velocità può sfruttare gli spazi creati da Ardemagni oltre che far la differenza nel dribbling, complice la difesa piuttosto statica (Clayton, Ferrari, Yao Guy) proposta da Juric.Nel ruolo di centravanti ce la dovrebbe fare quasi sicuramente Ardemagni, chiamato a sfruttare il senso del gol e le sue doti aeree nei rifornimenti che arrivano dagli esterni.
Al Perugia il compito di fare la partita e prendere in mano il pallino del gioco, tenuto conto l’atteggiamento attendista palesato dal Crotone nel primo appuntamento esterno stagionale, e considerando che, data la propensione alla fase difensiva dei 2 fluidificanti calabresi, il 3-5-2 di Juric si trasforma spesso in un 5-3-2.
Alessandro Antoniacci-Agenzia Stampa Italia