Pallacanestro. Sicoma Valdiceppo: fate largo, arriva il Bumbu
Scritto da Redazione il 24/08/2015
Allontanarsi dalla linea gialla: in transito, anzi in arrivo c’è Umberto Meschini. Proprio a ridosso del via, dopo un’estate movimentata, proveniente chissà forse da un playground olandese, dalla misteriosa India o dalla lontana America, eccolo qui, di nuovo con la maglia bianco blu, quella del cuore. Nato e cresciuto al Ponte, potenza fisica impressionante, grande intraprendenza: la capacità di produrre molti punti in pochi minuti e il carattere poco arrendevole l’hanno messo molto presto sui radar dei selezionatori delle nazionali giovanili, che lo hanno chiamato più riprese in azzurro. Sul petto ha uno scudetto giovanile Under 14 3c3, ha raggiunto due Finali Nazionali Giovanili, l’approdo con i senior è di conseguenza arrivato molto presto. Prima alla Valdiceppo, in serie C, poi con il Perugia Basket, in A dilettanti, ed infine, la scorsa stagione a Viterbo in serie B. La prima stagione lontano da casa, un’esperienza utile per imparare a cavarsela e per completare il percorso insieme a giocatori più navigati.
Il cuore, però, non si è mai mosso dalla ‘Bombonera’, il CVA di Ponte Valleceppi dove fin da giovanissimo, entrando di nascosto vestito in jeans e mocassini, schiacciava in ogni modo possibile distruggendo sistematicamente i canestri del minibasket.
Refrattario da sempre agli accorgimenti tattici, che definisce in perfetto slang ponteggiano “tutte quelle tazzine”, interpreta il gioco in modo istintivo, capace di tirare dalla lunga e di asfaltarti quando parte in penetrazione. Ma soprattutto è uno che gioca con il cuore, all’amicizia ci crede per davvero. A volte testardo, ruvido quanto ti pare, se ha qualcosa da dirti stai certo che lo farà guardandoti dritto negli occhi. Marcarlo sarà un grosso problema per tutti, perché è carico a pallettoni: “Non ha mai avuto un solo dubbio. Ho fatto esperienza anche da altre parti, so che era importante, anzi necessario. Ma questa è casa mia, qui ci sono i miei amici, per questa maglia darò tutto quello che ho. Garantito”.
Si profila dunque una Valdiceppo a trazione posteriore, con molti esterni in grado di mettersi in proprio, capaci di esaltarsi in campo aperto e nelle situazioni di uno contro uno. Per puntare in alto però queste caratteristiche devono legarsi tra loro, la pericolosità di uno può liberare spazi importanti per l’altro, purché si riesca a giocare insieme e la palla si muova con i tempi giusti. Lasciamo fare a coach Pierotti, che ha chiamato la truppa al lavoro a partire da mercoledì. Buon lavoro.