Il Perugia vince 2-0 a Cittadella. Martedì ai play off col Pescara servirà testa fredda e cuore caldo.
Scritto da Daniele Orlandi il 22/05/2015Il Perugia fa il suo fino in fondo. Batte a domicilio il Cittadella, lo condanna alla Lega Pro e trova il Pescara nella roulette dei play off. Rimane al sesto posto la squadra biancorossa, perché le avversarie vincono tutte, chi (Vicenza) rovesciando il risultato nel finale; chi (Spezia e Bologna) chiudendo senza problemi le rispettive pratiche casalinghe. Il primo tempo era stato equilibrato e aperto, con il Cittadella gioco forza proteso ad attaccare perché doveva vincere per sperare di agganciare lo spareggio-salvezza. Qualche rischio di troppo i grifoni lo hanno corso nel primo tempo sui traversoni da destra e sui calci piazzati per la testa di Pellizzer, ma l’impressione è che Camplone aveva preparato la partita per attendere i veneti e colpirli alla distanza. Il 4/3/3 iniziale ha risparmiato molti dei diffidati e riproposto in porta Provedel, perché in vista dei play off tutti debbono essere in tensione e arruolabili. Fazzi esterno destro di difesa è stata la novità più rilevante della formazione iniziale. Alla fine, sarà confermata la duttilità del giocatore, che di ruolo è una punta, ma è stato adattato da Camplone a giocare anche in mediana e, stasera,addirittura esterno basso. Comotto, Mantovani e Crescenzi gli altri della linea difensiva. A centrocampo, ancora chiavi della regia messe in mano a Fossati (sostituito nella ripresa per una botta al ginocchio che non desta preoccupazioni) con ai fianchi Rizzo e Lanzafame. In attacco, Parigini, Falcinelli e Fabinho, con quest’ultimo già nel corso del primo tempo a giocare contromano sulla destra per tentare i rientri verso il centro e la conclusione a rete. Primo tempo vivace e aperto, con diverse occasioni per tutte e due le squadre. Il Perugia ha controllato la partita con discreta continuità, lasciando ai veneti l’iniziativa, ma senza mai rinunciare a pungere a sua volta. Poi, nella ripresa, quando i risultati dagli altri campi spingevano il Cittadella a buttarsi in avanti, il Perugia ha trovato il gol con la punizione di Fabinho e dopo lo ha difeso con sostanza (la sostituzione di Lanzafame con Nicco è stata fatta per questo) e un pizzico di fortuna. Tra il 26′ e il 29′ due tiri di Sgrigna mettono i brividi ai perugini: uno esce a fil di palo, l’altro è deviato prodigiosamente in corner da Provedel, che poi si ripete in uscita su Gerardi lanciato a rete. Ma il Perugia non rinuncia a colpire e dopo una conclusione di Falcinelli fuori di poco, tocca a Parigini chiuderla al 43′. Il giovane attaccante scuola Torino potrebbe ripetersi un minuto dopo, ma stavolta il portiere veneto gli devia il pallone. Tutto questo mentre i risultati degli altri campi cambiano continuamente scenari e griglia dei play off, per poi alla fine assestarsi come previsto. Unica eccezione, l’Avellino che perde a Brescia e lascia il settimo posto al Pescara. Contro la squadra della sua città, passata in mano ad Oddo, Camplone dovrà schierare un Grifo attento, cuore caldo e testa fredda. I pescaresi hanno piedi buoni in mezzo e davanti e, per il regolamento dei play off, devono vincere al Curi. Lasciarli giocare troppo sarebbe pericoloso, mentre sarà consigliabile chiuder loro spazi e traiettorie, attaccarli dietro. Insomma, controllare senza mai rinunciare a proporsi. Con lucidità e con grinta. Perché dietro l’angolo c’è un altro appuntamento con la storia, che richiede una determinazione senza calcoli.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia