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Il Perugia batte il Vercelli 3-2: salvezza più vicina, per i play off decideranno le prossime partite.

Scritto da il 15/03/2015

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A veder la differenza in campo tra le due squadre e il risultato di 3-0 a metà della ripresa, si sarebbe scommesso che, una volta tanto, i taccuini dei cronisti si sarebbero potuti chiudere senza dover aspettare il 90′. Invece no. Anche stavolta il Perugia ha trovato il modo di complicarsi il finale e rischiare qualcosa. Problemi di tensione che cala improvvisamente, neanche ci fosse un temporale in atto. Problemi di personalità ed esperienza, che impediscono di mantenere lucidità e freddezza per tutto l’arco dell’incontro. Capitan Comotto in sala stampa si è molto rammaricato per queste frenesie leggere che assalgono i grifoni sul più bello, e anche Camplone ha lamentato che i suoi ragazzi a un certo punto oggi hanno letteralmente smesso di giocare. Un rammarico che, per fortuna, stavolta non assume la veste del rimpianto per punti buttati via, ma è solo dispiacere per non avere saputo conquistare una vittoria franca, che avrebbe aiutato i grifoni a credere di più nei propri mezzi. Si, perché la partita, oggi, pur non essendo stata brillante, ha fatto chiaramente capire la differenza sostanziale che c’è tra le due squadre. Quando il Perugia ha tenuto alti i ritmi e i meccanismi di gioco hanno funzionato, il Vercelli ha rischiato il tracollo. Questo si è verificato nelle prime metà dei due tempi. Non a caso, i gol sono arrivati in questi periodi. Gli esterni  di centrocampo hanno affondato bene. Faraoni a destra ha animato tutte le azioni più pericolose, compreso il gol dell’1-0. Fabinho ha fatto il suo, anche se a tratti la sua verve  è sembrata un po’ sacrificata in compiti difensivi che lo tenevano lontano dalla zona decisiva d’attacco. Camplone ha detto che potrebbe riproporlo in quel ruolo, noi crediamo che ciò potrà avvenire solo in caso di partite molto sbilanciate verso la fase offensiva. Bene Fossati in regia, un po’ appannato Verre, mentre NIcco si è fatto apprezzare soprattutto per i movimenti senza palla. La difesa ha retto bene l’urto, a parte il gol del 3-2 subito su calcio di punizione. Peraltro, oggi,  il Perugia ha segnato su corner e questa è una buona notizia. Davanti Lanzafame ha alternato momenti di eccellenza con fasi di assenza, mentre Ardemagni è uscito tra gli applausi per una prestazione superba per capacità di lottare, intelligenza nell’interpretare il ruolo e generosità, giustamente coronata con un bellissimo gol in mezza girata.
Il Grifo con i tre punti presi ai vercellesi  vede ornai la salvezza come un traguardo alla portata. Servirà, d’ora in poi,  personalità e capacità di interpretare le diverse fasi delle partite con intelligenza, maturità e lucidità, per trasformare il finale di campionato in una rincorsa a qualcosa di più, ad un obiettivo più alto. Per il quale i grifoni hanno tutte le potenzialità  tecniche. Ad Avellino la prima controprova. In Irpinia, non ci sarà Fossati, squalificato. Toccherà probabilmente a Taddei di sostituirlo. Tornerà disponibile anche Crescenzi, mentre Rizzo non sarà ancora recuperabile. Contro una delle prime in classifica, oggi sconfitta a Lanciano, il Perugia sosterrà il primo degli esami di “maturità” verso i play off. Di maturità, è proprio la parola giusta.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia

Foto: Fabio Arcangeli

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il 15/03/2015.
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