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Gran Galà dell’Umbria – 2° Memorial Paolo Cocciari: la prima giornata

Scritto da il 07/03/2015

umbria-marche

Umbria – Marche 50-83
Parziali: 10-15, 25-39, 40-63, 50-83
Arbitri: Fazzino ed Esposito
Umbria: Gatto 13, Marini 4, Pigozzi, Menicocci 7, Pauselli 2, Aprile 4, Castellani 5, Spagnolli, Pennicchi 2, Palazzoni, Anastasi 11, Prosperini 2. All. Ferraro. Ass. Corbucci. RTT Fabrizi
Marche: Diamantini 2, Tizi 5, Calcinari 5, Cognigni 8, Figueras 2, Bargnesi 13, De Monte 6, Prati 2, Solari 23, Pensalvini 11, Alessandrini 6, Felici 1. All. Gnecchi. Ass. Pasquali. RTT Albanesi

Partenza in sordina per la formazione di casa, che resta a secco per quattro minuti prima che Gatto realizzi da sotto il primo canesro. Parziale di 2-8 per i marchigiani, maturato soprattutto per le difficoltà degli umbri nella gestione della palla. Aprile comincia a farsi sentire sotto canetro e poi ancora Gatto in campo aperto riportano la situzione in parità, ma Pensalvini e Gatto si rispondono colpo su colpo. Del Monte da fuori e poi Cognini in contropiede costringono però coach Ferraro a chiedere il primo time out. Più cinque Marche alla fine del primo quarto, ma margine in crescita per i diversi recuperi della difesa in maglia verde, con Bargnesi a segno da tre punti.
Il rientro di Gatto e Anastasi sembra dare più energia ai padroni di casa, che tentano anche la strada del campo aperto per provare a tornare a contatto. Entrambi però sono costretti a tornare in panchina gravati di tre falli, permettendo ai ragazzi di Gnecchi di approfittarne, con il pesarese Solari autore di una bella conclusione dalla distanza. Un canestro di Castellani in contropiede ridà fiducia agli Umbri, che alla sirena di metà partita sono comunque in ritardo di 14 lunghezze (25-39).
Due canestri consecutivi di Solari peggiorano ancora la situazione per l’Umbria. Minicocci e Gatto dalla lunghissima distanza provano a caricarsi sulle spalle i compagni, poi bel finale di terzo quarto di Anastasi, ma le Marche sono in controllo e la distanza tra le due squadre in avvio di ultimo quarto cresce ancora. Si gioca comunque fino alla fine, minuti utili per entrambi i coaches per consentire ai ragazzi di fare esperienza e abituarsi ad un livello competitivo elevato e molto formativo. Finisce 50-83

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Friuli Venezia Giulia – Trentino Alto Adige 91-42
Parziali: 26-16, 45-34, 65-36, 91-42
Arbitri: Chesini e Bottinelli
Trentino: Bonavida 2, Covi 11, Morellato, Botta, Gecele 14, Cevenini, Tani, Voltolini 5, Bernardino 8, Bicaku, Frattarelli, Zavarise 2. All. Raffaelli. RTT: Gabrielli
Friuli: Minisini 6, Puppin 12, Rebelli 12, Bolcato 8, Schina 11, Passador 2, Cattaruzza 4, Moscolin 10, Pitacco 9, Candotto 7, Visintini 3, Rascazzo 7. All. Chiesurin. Ass. Perna. RTT Paderni.

Primo time out Trentino dopo poco meno di 4 minuti: coach Raffaelli è preoccupato dei rientri difensivi dei e del mini parziale realizzato in campo aperto dai gialli: 13-5. La reazione dei suoi è positiva con Gecele prima e la tripla di Covi poi. Il problema rimane nell’altra metà campo, dove rimane difficile arginare la fisicità di Bolcato e soci. Tripla di capitan Visintini per il Friuli per il primo consistente vantaggio dei ragazzi di Chiesurin (30-16), Bonavida dal perimetro prova ad accorciare, poi Voltolini si guadagna una gita in lunetta per il meno 15 (36-21).

Il vantaggio del Friuli si realizza soprattutto grazie ai rimbalzi offensivi ed in generale aduna maggiore fsicità vicino a canestro. Alla folata in contropiede di Rebelli risponde però la terza tripla di Covi, poi Tani fa uno su due ai liberi a soli due secondi dalla sirena e riporta il Trentino a meno 11 (45-34).

Si riparte con le penetrazioni di Schina che attira su di se le attenzioni della difesa in maglia blu, e trova scarichi efficaci per i compagni sul perimetro. Il Trentino sceglie di rischiare di più allungando la difesa a tutto campo, ma paga un dazio alto in termini di falli e lascia qualche spazio di troppo nel cuore dell’area. Rebelli vola due vote in contropiede, poi la stoppata di Pitacco che va anche subito a bersaglio dalla lunga: sembra la volata buona, il cronomentro segna poco più di un minuto e mezzo dalla terza sirena, e il vantaggo friulano è a quota 25 (61-36).

I ragazzi di coach Gabrielli perdono un po’ di convizione e in attacco non riescono per i successivi cinque minuti a trovare la via del canestro, con i gialli che fanno il vuoto a rimbalzo e e piazzano un parziale di 20 a zero che chiude definitivamente i conti. Ne approfittano gli allenatori con ampie rotazioni che coinvolgono tutti i giocatori a disposizione. Covi e Gecele sono gli ultimi a mollare, ma il Friuli conquista l’intera posta chiudendo con il punteggio finale di 91-42

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Lazio – Sardegna 86-49
Parziali: 24-6, 37-27, 68-35, 86-49
Arbitri: Cantisani e Curreli
Lazio: Cucchiaro 7, De Lullo 7, De Robertis 7, Izzo 12, Lena 14, Passeri 2, Donadio 8, Farina 5, Paoli 4, Facchini 2, Ben Salem 10, Paganucci 8. All. Nunzi. Ass. Pilot. Ass. Tomassoni. RTT Gilardi
Sardegna: Pau, Martis, D’Onghia, Fancello 8, Fadda, Spinas, Sinico 4, Boi 12, Chiaramida, Leviani, Cau 9, Chessa 16. All. Xaxa. Ass. Manca. RTT Susini

Pressing laziale per il 5-0 che costringe subito gli isolani al time out. Ben Salem fa valere la maggiore fisicità in avvicinamento a canestro. I primi punti per i sardi arrivabo dalla lunetta con Boi, ma arginare l’intesità dei bianchi di coach Nunzi appare un bel problema. Chessa ci prova in penetrazione, poi i suoi scarichi fruttano qualche gita in lunetta utile per non perdere contatto. Rovesciata di Izzo per il più 7 laziale (12-5) a metà gara. Ma improvviso arriva il parziale propiziato dalle palle recuperate: Farina la mette da tre punti, Donadio e Izzo si mettono subito in scia e alla fine del primo quarto il Lazio è avanti di 18 (24-6).

La reazione sarda non si fa attendere: il solito Chessa in entrata, poi Lena e Paoli si mettono in evidenza, senza però riuscire ad invertire l’inerzia del march. I blu di coach Xaxa rientrano a meno 10 (31-21), e riuscendo nell’altra metà campo a far perdere il ritmo agli avversari. Coach Nunzi ha visto abbastanza e a due minuti dalla sirena chiama time-out. L’energia di Loi porta i suoi fino al meno 6, prma che Izzo ristabilisca le distanze e la maggiore presenza a rimbalzo conceda ai bianchi di riportare in doppia cifra il gap con Passeri a segno sulla sirena.

Il Lazio riparte subito fortissimo, i ragazzi di Nunzi recuperano pallone su pallone e si lanciano in contropiede, con Salem che si fa valere in campo aperto. Il divario sale subito a 20 punti, con i sardi che ci provano ma perdono tanti palloni e lasciano scappare i laziali. A due minuti dalla fine del periodo il tabellone dice +25 per Izzo e soci. Farina e Lena scappano ancora in transizione e il gap aumenta ancora.

D’Onghia e Sinico ci provano per i sardi, ma il Lazio alza ancora la pressione difensiva e continua a scappare in campo aperto, mantenendo sempre il controllo delle operazioni. Bella scorribanda in palleggio nel finale per D’Onghia, che frutta due liberi, ma Lena con la sbracciata mancina ristablisce le distanze.

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Puglia – Abruzzo 44-56
Parziali: 6-15, 15-27, 27-40, 44-56
Arbitri: Nonna e Gilblas
Puglia: Valzani, Epifani, D’Autilia 4, Lopopolo, Ciccarese 9, Spalluto, Cito 2, Egitto 7, De Astis 4, Nardelli 2, De Simone 14, Grittani 2. All. Lerro. Ass. Consoli. RTT Lotesoriere
Abruzzo: Fusella 1, Aristotele 4, Filoni 2, Alessandrini 1, Daja 5, Di Raimondo 4, Civitarese 14, Vacca, Mirti 10, De Carolis 4, Mariani 3, Pedicone 5. All. Cinquegrana. Ass. Costantini e Di Iorio.

Per i primi tre minuti nessuno riesce a trovare la via del canestro, poi Civitarese va a segno due volte in fila e sblocca la situazione per gli azzurri abruzzesi. 2-5 il primo parziale, poi Daja si guadagna una gita in lunetta e propizia il contropiede che de Carolis converte, costringendo la panchina pugliese a spendere il primo time-out. La reazione pugliese passa per le mani di Egitto: Prima un canestro, poi una percussione meno fortunata, ed infine il pressing. Lo sforzo è grande, ma la situazione non si sblocca e il tabellone quando si avvicina la chiusura del primo quarto è fermo sul 6-10. L’Abruzzo si affida al contropiede, poi un taglio velenoso in back door manda in fuga i ragazzi di coach Cinquegrana: dopo 10 minuti siamo 6-15.

Ciccarese guida la rimonta dei Pugliesi fino al meno tre (12-15) ma qualcosa si continua a pagare nei rientri difensivi, soprattutto in termini di tiri liberi concessi agli avversari. L’Abruzzo continua a correre, commette qualche errore di troppo in fase conclusiva, ma tiene saldamente la testa e a metà gara conduce saldamente sul punteggio di 15-27.

Situazione che non cambia di molto dopo l’intervallo con i bianchi impegnati a superare la preassione avversaria con il pentra e scarica, ma con qualche difficoltà a fare i conti con la velocità avversaria sui 28 metri di campo. Dopo un lungo digiuno Nardelli muove il punteggio per i bianchi di coach Lerro, ma il divario è cresciuto ancora e il gioco da tre punti di Daja complica ancora di più la situazione. A fine terzo quarto siamo ancora lì, con gli sforzi dei pugliesi in maglia bianca che però non riescono a coronare la rimonta (27-40).

La Puglia ci prova con le stesse armi, quelle del contropiede e del gioco in velocità, ottenendo un bel canestro con D’Autilia.Poi è sfortunata in un paio di occasioni che forse avrebbero potuto cambiare l’inerzia e viene poi respinta indietro dalla tripla del piccolo play Aristotele. E’allora il turno dell’altletismo di Cito e poi di Egitto, che a meno 5 minuti dalla fine risalgono a meno 10 (34-44).

Volata finale: pressing a tutto campo che frutta qualche recupero sui raddoppi, ma non produce punti sul tabellone. Coach Cinquegrana non è comunque contento della gestione della palla dei suoi e spende una sospensione a poco più di 4 minuti dal termine. Di Raimondo per gli azzurri si fa tutto il campo in palleggio ma non converte i liberi e siamo sempre lì. Ciccarese torna in campo e segna 4 punti preziosissimi in entrata. Mirti da sotto misura ristabilisce le distanze (39-46) a con 2 minuti e poco più da giocare. Un gioco da tre punti di Egitto porta la distanza a sole cinque lunghezze, ma una persa pensatissima spegne le speranze dei ragazzi di coach Lerro. Dalla lunetta Civitarese fa uno due, manca un minuto, la tripla dei bianchi non vuole saperne di entrare e il cronometro scorre e la tripla di Fusella chiude i conti sul 44-56.

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