La B che sarà: regole, orari, geografia e trasferte del prossimo campionato cadetto.
Scritto da Daniele Orlandi il 23/06/2014Per il Perugia, dopo nove anni di assenza, sarà un campionato nuovo, eppure non sconosciuto, visto che ritroverà squadre e città frequentate nella sua storia anche recente, accanto ad alcune inedite. Parliamo di nomi e geografia, perché, in tutto questo tempo, la serie cadetta è cambiata eccome. Adesso la Lega serie B è autonoma da quella di A, ha sede a Milano e per presidente Andrea Abodi. Il campionato è organizzato da qualche anno con regole (per esempio quelle sull’utilizzo dei giovani e sui contributi relativi) prima non usate. Le partite si disputano alle tre del pomeriggio del sabato, tranne quando la serie superiore è ferma (allora si riprende la scena della domenica) e salvi gli anticipi e posticipi del venerdì e lunedì sera. Si gioca anche nel periodo natalizio, con sosta lunga da fine anno a circa la terza settimana di gennaio. Tre le promozioni in A e quattro le retrocessioni in Lega Pro. Retrocedono direttamente le ultime tre, mentre per la quarta retrocessione si ricorre allo spareggio tra quart’ultima e quint’ultima, evitabile solo se, alla fine della stagione regolare, il distacco tra le due squadre è maggiore di quattro punti. Per i play off, che decidono la terza promossa (le prime due della stagione regolare, infatti, salgono direttamente in A) le regole sono cambiate proprio a partire dalla stagione appena finita. Il numero delle ammesse agli spareggi può variare da due a sei e dipende dal distacco che le squadre che seguono la terza classificata hanno accumulato rispetto ad essa nella stagione regolare. Vengono ammesse, con la terza in classifica, solo le squadre (al massimo fino all’ottava classificata) che si trovano entro i 14 punti di distacco.
Nella stagione 2014-2015 nel campionato di B saranno iscritte squadre delle stesse regioni già presenti in quella appena conclusa. Cinque le regioni del nord, quattro quelle del centro e del sud. Proprio il Sud però perde due squadre e diventa la zona del Paese meno rappresentata in B: solo cinque squadre, contro le otto del centro (più due) e le nove del nord che rimane invece l’area geografica più presente. Tre i capoluoghi di regione, oltre a Perugia, anche Bari e Bologna, la più popolosa delle ventidue città con 378.301 abitanti. La regione più rappresentata sarà l’Emilia Romagna, con tre squadre (Bologna, Carpi e Modena). Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo Liguria, Lombardia e Sicilia avranno due squadre. Una sola squadra per Piemonte, Lombardia, Veneto, Campania, Puglia e Calabria.
I tifosi perugini saranno chiamati a trasferte di ogni tipo. Quelle più o meno “impossibili” sono solo tre: Trapani (1.175 km e 12 ore di strada); Catania (940 km e 10 ore); Crotone (744 km, 8 ore). Impegnative sono Bari (568 km , quasi 6 ore d’auto); Vercelli (520 km, quasi 5 ore); Varese (513, quasi 5 ore). Abbordabili, perché intorno alle 4 ore di viaggio, Brescia (430 km) Avellino (395 km) e Cittadella (379 km). Ancor più vicine Chiavari (347 km, neanche 3 ore e mezza); Lanciano (301 km, 3 ore e 20); Carpi e La Spezia (entrambe 300 km e 3 ore ); Modena (283, 3 ore scarse). Trasferte ancor meno problematiche, difficili da non programmare anche per i tifosi più pantofolai, quelle di Pescara (270 km, 2 ore e 45’); Latina (250 km, 2 ore e 40’); Bologna e Livorno (entrambe 241 km e poco più di 2 ore e mezza); Frosinone (234 km e qualcosa meno di 2 ore e mezzo). Poco più di gite fuori porta, infine, le trasferte -gettonatissime non solo per la breve distanza- a Siena (107 km, 1 ora e un quarto) e Terni (81 km, meno di un’ora, anche a rispettare rigorosamente tutti i limiti orari).
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia