Salernitana-Perugia, una sfida che può valere una stagione
Scritto da Redazione il 23/04/2014Domenica il Perugia giocherà una partita molto importante a Salerno. Una gara che molto probabilmente rappresenterà o il lasciapassare per l’obiettivo a lungo atteso o il rimandare tutto all’ultima giornata di campionato in programma al Curi il 04/05/2014 che vedrà di fronte lo scontro al vertice fra Perugia e Frosinone.
A Salerno sentono molto questa partita ed è più di un mese che nell’ambiente granata se ne parla con molta enfasi. La cosa ha creato un clima ludico davvero caldo.
L’ obbiettivo dichiarato della Salernitana è vincere non solo per la qualificazione matematica della compagine campana agli spareggi promozione. Questo è naturale chi è che gioca per perdere?
Però, questa volontà di vittoria della Salernitana è figlia anche di altre motivazioni ed attengono alla grossa rivalità che c’è fra le due squadre e le tifoserie, un tempo gemellate, oggi accanite rivali. Come se ciò non bastasse, alcune settimane fa, Ciro Ginestra, in una intervista dichiarò che avrebbe fatto di tutto, pur di giocare e sconfiggere il Perugia per i fischi ricevuti al “R. Curi” dai sostenitori biancorossi nella partita di Coppa Italia contro il Fano. Antiche ruggini mai sopite e metabolizzate. Fu proprio nella partita contro il fano che l’attaccante come si suole dire, venne “tirata la fune” (il giocatore rispose con dei mali gesti ad una sostituzione e ai tifosi), ed alla fine la società fu costretta a cederlo, ma nonostante questo l’allenatore del Perugia di allora Cuccureddu lo schierò in campo per la prima giornata di campionato, che per Ginestra era l’ultima partita con
la maglia del Grifo. Perugia- Taranto . Risultato finale 2 -1 con doppietta proprio di Ginestra.
L’errore della dirigenza Umbra fu quello di cedere Ginestra proprio contro una squadra che militava
nello stesso girone del Perugia, il Gallipoli, che tra l’altro nella gara di ritorno a Gallipoli, il Perugia
uscì sconfitto per 3-0. il titolo del Corriere dello sport della partita fu il seguente:
“Uno straordinario Ginestra allontana gli umbri dai play off”.
Ancora Ginestra nutre dell’antico livore verso il Perugia e queste sue dichiarazioni hanno fatto “bollire” ancora di più la sfida e l’ambiente. Tra l’altro la Salernitana se vuole centrare da subito i play off deve vincere contro il Perugia. Anche se conti alla mano agli amaranto basterà battere la Paganese all’ultimo turno per passare alla fsae successiva e giocarsi la promozione.
La sconfitta di Prato ha sì complicato le cose, ma è stata subito messa in archivio, perché adesso con l’arrivo del Perugia, come si dice a Salerno la “festa agli umbri” va servita sul piatto. Proprio per questo ottenere questo prestigioso “scalpo” la formazione del tecnico Gregucci, sta “studiando” la tattica migliore modo sia per battere il Grifo e sia per entrare nei play off.
Qui, dopo la Salernitana tifano Lecce. Il loro auspicio è che i pugliesi arrivino primi nel girone.
Per loro giudicano la formazione di Lerda tecnicamente superiore a tutte le partecipanti della prima divisione girone B. Mentre Frosinone e Perugia sono considerate alla stessa stregua dei granata e i campani non le temono poi per giocarsi la promozione negli spareggi promozione successivi.
Le varie dichiarazioni fuori le riga dei tifosi granata nei vari diari di rete e che abbiamo letto nei giornali in questi giorni, appaiono certamente eccessive e rivelano un clima fin da adesso troppo teso. Il clima sarà ostile per la squadra e i tifosi ospiti, che accoreranno all’Arechi, ma questo ci sta, lo si sapeva e fa parte della competizione. Aspetti ludico-ambientali che saranno proprio da tenere in considerazione e che devono invece servire per caricare ulteriormente i nostri giocatori. Infatti , i biancorossi, lo sanno bene, questa sfida deve essere affrontata nel migliore dei modi perché è un confronto difficile e delicato. D’altronde come è naturale che lo sia per tutti, questi incontri di cartello sono sentitissimi, sono come apostrofava qualcuno: la madre di tutte le partite.
Una società gloriosa come Perugia che ha vissuto 13 anni in Serie A, 21 anni di Serie B e il resto tra campionati di serie C, ci ha abituato a queste emozionanti e ricche di attese sfide. Sono “battaglie” ludiche che valgono una stagione agonistica. Quindi vanno vissute sportivamente ed emotivamente con grande passione e partecipazione. Tanto che il grido FORZAAA GRIFOOO che buttiamo fuori deve essere così possente da scuotere non solo il cielo dell’Arechi!
Pierluigi Corridori – TifoGrifo Web Radio Tv Perugia