Spostate la Pasqua!!!
Scritto da Federico Basigli il 15/04/2014
Pronostici rispettati, ed ora si può dire: il Grifo è in testa e ci vuol rimanere.
Quella di domenica è stata una partita contemporaneamente importante per quanto i 3 punti significavano e di preparazione per quella che sarà la gara del dentro o fuori.
Perugia- Frosinone del 3 maggio.
Quella, e già da qualche tempo era immaginabile, sarà la partita decisiva a meno che i ciociari non facciano harakiri prima. D’altronde la condizione psicologica dei gialloblu al momento non è certo ideale, né avere L’Aquila in casa rappresenta un turno agevole, tutt’altro. Gli abruzzesi, infatti, sono una squadra impostata per colpire di rimessa, più che per dominare il campo, e non a caso le statistiche della LegaPro testimoniano come L’Aquila sia la squadra che ha (di gran lunga) ottenuto più punti fuori casa: ben 30 in 15 partite (per un raffronto con le altre: http://www.lega-pro.com/sito/index.php/divisione-1-girone-b-statistica), subendo meno di un gol a partita e realizzandone di media quasi due.
C’è una combinazione di risultati, col Perugia che nella prossima gara fa un punto in più del Frosinone e non si fa sorpassare dal Lecce, che significa Serie B. E’ difficile, ma nessuna delle tre squadre avrà impegni facili, con avversarie tutte di livello playoff (a Pisa e Salernitana mancano ancora un paio di punti per qualificarsi matematicamente, peraltro). Può succedere davvero di tutto, nel penultimo turno, ed il bello è che qualunque cosa succeda poi il Perugia potrà giocarsi il match ball al Curi. Complimenti a tutti quelli che ci hanno sempre creduto, presidente, mister, direttore sportivo, staff tecnico, giocatori e veri tifosi. Ancora non abbiamo fatto nulla, è bene sottolinearlo, ma siamo nella condizione di poter fare tutto, e dipende solo da noi. Questa deve essere una ulteriore spinta verso la volata finale: la certezza di essere stati forti, specie nei momenti di difficoltà, e di esserci guadagnati tutto quello che abbiamo, fieramente.
I laziali, dati i risultati di domenica, hanno però anche loro un vantaggio: la sosta. Purtroppo fermarsi non giova mai a chi è in corsa, ed il Perugia (come il Lecce) è in pieno filotto. Lo stato fisico e mentale dei ciociari, invece, è come detto piuttosto difficile, ed avere uno stacco gli gioverà di sicuro, ahimè.
A proposito: ma che senso ha fermare il campionato prima delle ultime due partite?
Non si poteva spostare la Pasqua? No, eh? Ok, seriamente… non si poteva giocare il giovedì, come la serie B, il sabato, come tutti gli altri, a Pasquetta, così ci evitavamo le code per andare a mangiare il pesce a Fano? Vabbeh… Misteri della LegaPro. Torniamo a parlare della gara di domenica.
Quella col Pontedera, dicevo, è stata una sorta di preparazione a Perugia- Frosinone, e provo a spiegare perché. Il Grifo ha giocato con una impostazione molto guardinga, attaccando quando era necessario ed al contempo coprendosi bene, tanto da lasciare a secco l’ex migliore attacco del campionato. Molto bene il primo tempo, con 3-4 occasioni da gol per il Grifo e la rete di Mazzeo (bellissima) suggerita dall’assist di Conti. Mazzeo e Conti, due giocatori che hanno diviso il pubblico perugino.
Il Mazzeo di oggi è ben diverso da quello che aveva calcato il Curi per tre stagioni qualche anno fa. Ad un primo sguardo è rimasta l’andatura caracollante, quell’atteggiamento un po’ indolente che aveva segnato la sua prima esperienza perugina. Ma il tempo non passa invano, e se si guardano i movimenti del numero 10 perugino le differenze sono ben chiare. La maturità ha insegnato a Mazzeo un concetto che, l’avesse appreso prima, altro che Serie C: il giocare per la squadra. Oggi le sue qualità non sono per nulla castrate dall’essere inserito in un progetto di gioco, tutt’altro, e la sua tecnica superiore gli permette di essere risolutivo in alcune partite (Viareggio e Pontedera, ma anche Ascoli, sono solo gli ultimi esempi) e comunque utile nelle altre occasioni. Ero scettico sul suo ritorno a Perugia, ma devo fare i complimenti a come questo ragazzo ha saputo evolversi quest’anno. Non è il Mazzeo che, come accadeva in passato, si metteva nella trequarti avversaria ed assumeva un significato solo quando segnava: è oggi un giocatore diverso e migliore. Se poi continua anche a segnare con questa continuità…
Conti è una scommessa vinta. Gran corsa, dinamismo, capacità di inserirsi. Un terzino d’assalto che quando è libero di spingere dà il meglio di sé, ma che, come necessario per un terzino, è anche attento in fase di copertura. Conti ha pagato dei black out (quello col Grosseto, ad esempio), in special modo la difficoltà a riprendersi durante la partita dopo un errore (ad oggi, per me che sono sempre stato un suo estimatore, il suo limite maggiore). Ma ora è in condizioni strepitose e sta acquisendo anche quella malizia che in Serie C serve eccome. Quindi correre, correre, correre. Verso l’obiettivo.
Il secondo tempo il Perugia non ha lasciato occasioni da gol al Pontedera, anche se la sensazione è che si sia portato i toscani troppo dentro la propria metà campo. Forse un atteggiamento giustificato dallo scarso spazio che aveva poi Grassi per lanciare sui tagli di Arrighini, dato che il Pontedera privilegia il gioco in velocità, e ci sta, ma contro il Frosinone, squadra di filibustieri che ti salta addosso e gioca sul contatto fisico, un atteggiamento simile sarebbe davvero rischioso, anche perché significherebbe portarsi 4-5 giocatori che la mettono sul fisico nella zona più pericolosa. Il mister saprà analizzare questi aspetti, come sempre. Ma ora testa alla Salernitana.
Cosa resta da dire, se non fare gli auguri di buona e serena Pasqua a tutti quanti, ben sapendo che l’uovo biancorosso lo scarteremo con una o due settimane di distanza?
Sperando che la sorpresa sia quella a cui pensiamo tutti…
Tutti insieme, verso l’obiettivo, a testa alta!
Federico Basigli
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