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Pescara-Perugia 1-1. Pari giusto, Falzerano e Vido tengono a galla il Grifo.

Scritto da il 12/04/2019


Il Perugia torna a pareggiare e interrompe l’emorragia di risultati: questa è la buona notizia che viene dallo stadio Adriatico. Lo fa, sul piano del gioco, con lo stesso canovaccio che nelle ultime uscite aveva invece prodotto sconfitte: poca cattiveria e scarsa concentrazione nelle due aree. E questo è un aspetto meno positivo, anche in considerazione dello sprone settimanale del presidente Santopadre che, fiutando rassegnazione nella squadra e nell’ambiente, aveva chiamato a raccolta le energie residue in nome dell’obiettivo play off. Intendiamoci, lo spirito di battaglia non è mancato e il risultato è giusto, perché il Pescara, oltre al gol della domenica di Memushaj, ha fatto poco altro. La squadra di Pillon, rinnegando la filosofia del proprio tecnico, ha giocato abbottonata, molto attenta a togliere spazi e ritmi alla manovra del Perugia, che si è infilato nell’imbuto centrale, complice la propria, cronica imprevedibilità sugli esterni. E il Perugia avrebbe potuto anche approfittarne sennonché, nei momenti migliori della squadra, i soliti episodi difensivi negativi hanno tarpato le ali ai grifoni. Nel primo tempo, dopo una fase di assoluto controllo del campo da parte dei ragazzi di Nesta, è arrivata la punizione causata dall’ennesimo intervento di Gyomber che attesta l’insussistenza nello slovacco di una dota fondamentale per un difensore, quella di controllare mentalmente la propria irruenza fisica. O, più semplicemente, di temporeggiare. Sulla ribattuta della barriera, Memushaj ha trovato il sette alto alla sinistra di Gabriel. Poi, nella ripresa, dopo un inizio davvero involuto del Perugia, con un paio di situazioni non sfruttate dal Pescara per chiudere i giochi, la svolta è arrivata con l’ingresso di Falzerano, che ha dato qualità e ampiezza al centrocampo. E con il gol di Vido, che ha certificato il ritorno dell’attaccante alla sua dimensione migliore, vitale per le speranze della squadra. Dopo il pari, il Perugia, trasformato dal gol, ha dato l’impressione di poterla anche vincere, perché stava meglio del Pescara, di gambe e di testa. Ma anche stavolta, un’altra ingenuità ha rovesciato il quadro dell’incontro. L’altro centrale difensivo, Sgarbi, già ammonito, ha commesso un fallo per interrompere l’azione del Pescara che ripartiva. Fallo da evitare, perché si era vicini all’area degli abruzzesi e, quindi, in grado di neutralizzare altrimenti l’azione dei padroni di casa. Ridotto in dieci, il Grifo ha dovuto badare al sodo. Dentro El Yamiq al posto di Verre, e tutti dietro a difendere il pareggio. Peccato, la vittoria era possibile e avrebbe dato una piccola svolta a questo finale di campionato, nonostante una prova non memorabile, malgrado le solite leggerezze difensive, pur con le abituali difficoltà sugli esterni, dove Rosi, per la sua esperienza, potrebbe dare molto di più. Eppure, il pareggio ha un sapore positivo, perché, se non altro, ha messo il Perugia in vantaggio nei confronti del Pescara in caso di classifica avulsa. E ha certificato che nei play off gli avversari che potrebbe incontrare il Grifo non sono stratosferici. Fermo restando che il calendario resta duro e gli spareggi promozione sono tutti da conquistare. Magari, osando di più e cercando maggiore imprevedibilità nella costruzione del gioco.

Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia

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il 12/04/2019.
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