Il Grifo in analisi- chi disprezza l’ottavo posto e pensa che fare i playoff partendo dal basso sia inutile, rammenti Sarnano. Per una squadra partita da zero, i playoff rappresenterebbero un grande obiettivo.
Scritto da Raffaele Garinella il 13/04/2019
Il Perugia conquista un punto prezioso sul campo del Pescara, diretta concorrente per la corsa ai playoff. Il pareggio è merce rara per i Grifoni, figuriamoci se conquistato in rimonta.
Il Perugia non riusciva nell’impresa di recuperare uno svantaggio dalla trasferta di Cosenza, prima vera svolta della stagione. I Grifoni accantonarono il 3-5-2 di brediana memoria per passare al 4-3-1-2 tanto caro a Nesta. In riva all’Adriatico potrebbe esserci stata la seconda svolta stagionale. Il Perugia ha compreso, finalmente, che con un pizzico di cattiveria in più, può vincere contro chiunque.
È ancora lontano da quel quarto posto tanto caro al presidente Santopadre. Per giungere quarti in questo mini campionato bisognerà fare molto di più, a cominciare dalla gara contro il Lecce di quel volpone di Liverani. Sarebbe il caso di tornare con la mente ad inizio stagione. Si è parlato di anno zero, di squadra nuova, rivoluzionata. Basterebbe questo per comprendere che l’ottavo posto rappresenterebbe un eccellente traguardo.
Agli schizzinosi che dicono che “fare i playoff da ottavi non serve a nulla, perché tanto ci eliminano presto”, ci sentiamo di rispondere che i playoff vanno sempre fatti, e che le sorprese nel calcio sono all’ordine del giorno. Non significa accontentarsi ma fare un bilancio generale e, soprattutto, equilibrato dell’intera stagione.
Ottavo posto, playoff, questo dice l’attuale classifica. Piazzamento da blindare prima di ogni cosa, ed eventualmente da migliorare. Questa squadra in un mini torneo,-come sono i playoff-, può realmente battere chiunque. Casa o fuori, non avrebbe importanza, ha nelle corde i numeri per arrivare in fondo.
Ma bisogna arrivarci, e per raggiungere questo importante traguardo, si dovranno mettere da parte i soliti errori. Anche a Pescara, la rete avversaria è nata da un calcio di punizione. A causare il fallo è stato Gyomber, un calciatore esperto, punto fermo in Nazionale, da cui ci si attende, soprattutto in questa delicata fase calda del campionato, quel salto di qualità che tarda ad arrivare.
In attesa di rivedere Melchiorri, non appena avrà lasciato alle spalle qualche acciacchino fisico, si è rivisto Vido. Il suo gol sa di liberazione, ma nessuno dimentichi che lui e Melchiorri hanno tirato la carretta per tutto il girone di andata. Vido–Melchiorri, con Verre alle loro spalle. Questo il tridente delle meraviglie di inizio stagione, pronto per far volare il Grifo nella fase finale di stagione. Con un Carraro in più in cabina di regia. Mica male.
Raffaele Garinella-Tifogrifo.com
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