TifoGrifo.com: Web Radio Tv Perugia, calcio, sport, sito, giornale,news

Battistini: “Perugia occupa un posto fondamentale nella mia vita. Gioire con il popolo biancorosso ha rappresentato la mia coppa del mondo. Il Grifo ha una rosa di qualità per poter andare avanti nei playoff”.

Scritto da il 23/05/2018

Pier Francesco Battistini è stato l’allenatore della rinascita del Grifo, precipitato in seguito a vicissitudini societarie, nelle paludi del campionato nazionale dilettanti. Non è mai facile risalire, soprattutto quando la pressione è notevole. Battistini ha compiuto un lavoro superlativo, centrando risultati straordinari. Due anni e mezzo di vittorie condite da bel calcio, due campionati che resteranno per sempre nella memoria e nel cuore del popolo biancorosso. Con il mister abbiamo ricordato l’esperienza di Perugia, quella più recente a L’Aquila ed affrontato il momento attuale del Grifo, prossimo a disputare gli spareggi promozione contro il Venezia.

  1. Buongiorno mister, cominciamo dal presente. Hai definito l’esperienza a L’Aquila come la più gratificante della tua vita. Cosa porterai nel cuore?

Ho definito l’esperienza a L’Aquila come la più gratificante da un punto di vista tecnico ed umano, ma sotto il profilo calcistico, quella che più di ogni altra mi ha riempito il cuore, è stata l’esperienza di Perugia. A L’Aquila ho lavorato con un gruppo di ragazzi non pagati, da settembre in poi abbandonati a loro stessi, con difficoltà insormontabili, con una tifoseria spaccata che non ha tifato per la squadra e non si è mai presentata, e con una società assente. La squadra ha disputato un grande calcio, centrando i playoff, lottando con il cuore ed onorando sempre la maglia. Tutti i ragazzi che mi hanno seguito in questa avventura avranno sempre un posto speciale nel mio cuore.

  1. Le strade si separeranno. Hai ricevuto offerte concrete per l’immediato futuro?

Le strade si separeranno e lo dico a malincuore. Con una società alle spalle avremmo potuto lottare per conquistare il campionato. In una piazza come L’Aquila sarebbe stato bello, mi è già successo da calciatore. Ho ricevuto qualche offerta che sto valutando e mi auguro che il lavoro svolto in queste stagioni possa riportarmi a lottare panchine di buon livello.

  1. Perugia, tappa fondamentale della tua carriera. Hai vinto due campionati. Sei stato l’allenatore della rinascita. Quali sensazioni provi quando pensi alla città e alla piazza?

Perugia occupa un posto fondamentale nella mia vita,  ovviamente non solo calcistica. E’ stata un fulcro, un momento di crescita in cui mi sono messo alla prova per vincere delle sfide. Sono stati due anni e mezzo di grandissime soddisfazioni. In campo abbiamo subito pochissime sconfitte. Chi ha lavorato con me è stato molto professionale e sempre devoto alla causa del Perugia. Il rapporto con la Curva e con tutto il pubblico è stato splendido ed ogni volta che passo da Perugia, e capita spesso, ricevo sempre numerosi attestati di stima. E’ una cosa che mi suscita enormemente piacere. E’ vero che sono stato tra gli allenatori più longevi sulla panchina del Perugia però l’ho fatto in serie D ed in Lega Pro, magari Perugia è abituata ad allenatori in altre categorie. Sono contento, nel mio piccolo, di aver lasciato un piccolo segno nella storia del Perugia.

 

 

  1. Il rapporto con il Grifo si è concluso con un esonero. Eppure la squadra era partita benissimo, vittorie contro Benevento, Barletta e Gubbio. Un 4-2-3-1 spettacolare, Politano, Clemente, Ciofani. Poi cosa si è incrinato?

Il Perugia in Prima Divisione aveva cominciato fortissimo, con le vittorie di Coppa Italia a Barletta per 3-0, e contro il Bari per 4-1. Siamo partiti benissimo anche in campionato con tre vittorie consecutive contro Benevento, Barletta e Gubbio, seguite dal pareggio nella trasferta di Andria. Quello fu, tra virgolette, l’inizio della fine, perché cominciarono delle piccole diatribe che poi hanno portato all’esonero.  Mi piace sempre ricordare che l’esonero è avvenuto con il Perugia distante un solo punto dall’Avellino, squadra che poi ha vinto il campionato, dopo che comunque avevamo già disputato cinque trasferte al Sud, ovvero Barletta, Andria, Nocerina, Avellino e Latina. Sono convinto che quella squadra, che aveva costruito Alvaro Arcipreti,  anche senza rinforzi, che poi sono arrivati durante il mercato di gennaio, avrebbe potuto giocarsi il campionato fino in fondo contro l’Avellino.

 

 

  1. Il calciatore più forte che hai allenato a Perugia?

A Perugia ho allenato tanti calciatori fortissimi, è difficile stillare una graduatoria. Politano è quello che ha centrato il risultato più alto arrivando ad indossare la maglia della Nazionale, però a valori assoluti non posso non citare anche Clemente e Ciofani. Ho avuto Martella, Di Tacchio, tanti calciatori di livello che ricordo con affetto e ringrazio la società per avermeli messi a disposizione.

 

 

  1. Cambieresti qualcosa della tua ultima esperienza a Perugia o rifaresti le stesse scelte?

Lo dico a malincuore, ripensandoci oggi, con la testa e non con il cuore, non avrei accettato il rinnovo del contratto. E’ stato il cuore a farmi accettare una sfida ardua nella quale avevo solamente da perdere. Nonostante la società si sia comportata correttamente nei miei confronti, dopo due anni di vittorie forse sarebbe stato giusto andare altrove. Non ho resistito, soprattutto al richiamo della Curva, in particolare nell’ultima partita disputata contro il Treviso quando abbiamo trionfato e conquistato la Supercoppa. Ricordo che fu affisso uno striscione che praticamente copriva quasi tutta la Curva e che ancora conservo gelosamente nel mio garage. Quello è stato uno dei tanti attestati di stima che mi sono stati attribuiti in quegli anni. Pur essendo consapevole dell’elevato rischio di esonero, ho accettato la sfida con la sicurezza di poterla affrontare fino in fondo.

 

 

  1. Il Perugia continua a palesare alcune difficoltà difensive. Recentemente in una intervista, Luca Cacioli ha speso parole importanti per te. Io penso che Cacioli potrebbe starci benissimo in serie B, sei d’accordo?

Non tutti si rendono conto di quanto Cacioli sia stato importante per la storia delle società in cui ha militato. Anche quest’anno ha vinto l’ennesimo campionato di serie D (Vis Pesaro ndr), a dimostrazione di quanto grinta, determinazione e voglia di vincere siano fondamentali in questo sport. Oggi ha un’età, però sono sicuro che se al momento giusto gli fosse capitata l’occasione di poter giocare in un Perugia del genere, non se la sarebbe lasciata sfuggire in nessuna maniera. Si sarebbe ritagliato il suo spazio anche in un campionato importante come la serie B.

 Luca è stato uno dei calciatori più importanti che ho avuto nel Grifo, con cui ho avuto un rapporto speciale e che ringrazio.

 

 

  1. Sulla panchina del Perugia oggi c’è Nesta. Ti senti di dargli qualche consiglio?

E’ molto difficile consigliare un collega, lo è ancora di più con un campione del mondo, con un personaggio della caratura di Nesta. E’ impossibile farlo, l’unica cosa che mi sento di dirgli è quella di vivere l’avventura a Perugia con un coinvolgimento enorme, anche se il tempo per studiarla, per assaporarla è poco. Alle porte c’è già un impegno importante e gli auguro di gioire con il popolo biancorosso, una delle cose più belle che possano capitare nel calcio. Detto ad un campione del mondo come lui, che ha vinto tutto, può sembrare poco, ma posso assicurare che per me, gioire con il popolo biancorosso, ha rappresentato la mia coppa del mondo.

  1. Dove può arrivare questo Perugia? Può realmente vincere i playoff?

Affrontare i playoff dopo un campionato dispendioso come la serie B sarà difficile per tutti, indipendentemente da chi riposerà un turno in più. In passato ci sono state delle sorprese. Il fattore campo incide, però il Perugia ha calciatori di qualità per poter andare avanti, e poi la gara di playoff sfugge ad ogni pronostico. Serviranno inoltre coraggio, voglia, e magari un pizzico di fortuna, che nel calcio non guasta.

Raffaele Garinella- TifoGrifo.com

Scritto da
il 23/05/2018.
Registrato sotto PERUGIA CALCIO, Primo Piano.

Multimedia

passionebiancorossa

Tifogrifo - Quotidiano ed Emittente Radio-Televisiva Web - Autorizzazione 33/2002 Registro dei Periodici del Tribunale di Perugia 24/9/2002 - Iscrizione Registro Operatori Comunicazione N° 21374 - Partita IVA: 03125390546 - Iscritta al registro delle imprese di Perugia C.C.I.A.A. Nr. Rea PG 273151 – © Tutti i diritti sono riservati - Studio grafico: EffePi Soluzioni Grafiche - Provider: Aruba Spa