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Souleymane Diamoutene, il guerriero venuto dal Mali. Dopo la caduta del muro di Berlino, i tedeschi ne ammirarono un altro: indossava la maglia numero 14 del Grifo.

Scritto da il 15/10/2018

 

Wolfsburg, 2003

La Volkswagen-Arena è colorata di bianco e di verde, gremita in ogni angolo di posto. Ci sono anche tifosi biancorossi del Perugia, il Grifo potrebbe centrare un’impresa, un traguardo importantissimo, e c’è bisogno del sostegno di tutti.

Numerosi appassionati del Wolfsburg hanno preferito accomodarsi sulle rive del fiume Aller, convinti che di lì a poco le acque nate ad Ovest di Magdeburg trasporteranno un i resti di Grifo inerme e sconfitto.

Il cadavere del nemico si attende lungo il corso di un fiume, almeno così recita un proverbio cinese. Ma non sempre le cose vanno secondo programma.

Il Perugia, che all’andata ha vinto per 1-0 grazie ad una rete di Bothroyd, di perdere proprio non ne vuole sapere. Topic e Klimovicz sono due clienti scomodi, ma la stella della squadra è D’Alessandro, calciatore argentino, soprannominato “El Cabezon”.

Diamoutene sa bene che non si tratterà di una passeggiata, ma è pronto. È un guerriero a cui non mancano coraggio e determinazione. Rispetta gli attaccanti tedeschi, ma non ha paura.

Il numero di maglia è il 14, che vuol dire  libertà, esplorazione, costante cambiamento, uso del libero arbitrio con saggezza ed equilibrio.

Quando le squadre entrano in campo, Diamoutene è lesto,-da buon guerriero-, a scrutare gli spalti. È pronto alla battaglia, e lancia uno sguardo penetrante verso gli spettatori.

“Oggi non soccomberemo, oggi Perugia e il Grifo conquisteranno la UEFA, è scritto nel destino”.

Minuto sedici, Giovanni Tedesco, il capitano, sblocca il risultato con un colpo di testa su invito delizioso di Ze Maria. Finita? Neanche per idea, il bello deve ancora venire, e i tedeschi,-illusi da chissà quale fantasiosa rimonta-, ancora non lo sanno.

Gli attaccanti del Wolfsburg ci provano ma di fronte a loro trovano un muro, Diamoutene, attento, concentrato, invalicabile.

Oggi non passa nessuno”.

Manca solo il colpo di grazia per suggellare una serata magica, ed il Grifo capisce quando assestarlo, quando colpire con i suoi affilatissimi artigli la gola del lupo famelico.

Un minuto alla fine, Vryzas crossa un pallone rasoterra. Diamoutene, il guerriero, vede con la coda dell’occhio l’inserimento perfetto di Berrettoni e lascia la palla al compagno.

La finta di corpo è magistrale, la giocata è astuta, beffarda per gli increduli avversari, letale per il popolo bianco verde.

È 2-0, è coppa UEFA.

Di lì a pochi minuti un cadavere avrebbe attraversato le rive del fiume Aller, quello di un lupo colpito mortalmente da un Grifo volato nell’Olimpo del calcio.

Roma, 2009

Lo Stadio Olimpico…  bisognerebbe vedere l’Olimpico quando è pieno. Tifosi colorati di giallorosso che osservano ogni movimento della squadra, in trepidante attesa di un gol; il silenzio nell’attimo prima che il pallone rotoli in rete, le urla di giubilo dopo, crescenti ed assordanti.

Spalletti chiama Diamoutene e gli consegna la maglia da titolare. Mexes ha la febbre, sarà lui a far coppia con Juan.

Di fronte Van Persie, l’olandese volante, un astro del calcio. L’Olimpico è pronto,-come il Colosseo ai tempi dei gladiatori-, incute timore.

Diamoutene entra in campo, osserva il popolo giallorosso e comprende che anche grazie a loro disputerà una grande partita. È concentrato, la prestazione è granitica. Purtroppo per lui e per la Roma la lotteria dei rigori si rivela sfortunata.

Il ricordo di quella notte vivrà per sempre nel suo cuore, custodita tra le emozioni più grandi, come la notte di Wolfsburg.

Perugia, oggi.

L’uomo osserva estasiato una storica maglia del Perugia. Nasconde l’emozione dietro gli occhiali da sole. È appartenuta ad un calciatore coraggioso, determinato, grintoso.

Proprio in Germania, come per uno scherzo del destino, a quattordici anni di distanza dalla caduta di un  muro, i tedeschi ne ammirarono un altro. Veniva dal Mali ed indossava la maglia numero 14 del Grifo.

 

Raffaele Garinella-TifoGrifo.com

Scritto da
il 15/10/2018.
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