Sir Conad, rialzati!
Scritto da Redazione il 14/05/2019
Quando lo sport sa essere crudele. La Sir Safety Conad Perugia, davanti ad un pubblico come sempre incredibile, fallisce l’appuntamento con la leggenda: il campionato numero 73 della Superlega se lo porta a casa la Lube Civitanova, che replica, questa volta al contrario, l’esibizione della Coppa Italia. Per la formazione del coach Ferdinando De Giorgi e del direttore sportivo Giuseppe Cormio è la quinta affermazione in ambito nazionale. I ragazzi di Bernardi, che la stampa nazionale vede in partenza direzione Milano, devono mangiarsi le mani: sul 2-0 in proprio favore non è riuscita a contenere il veemente ritorno dei marchigiani, che sono giustamente tornati a trionfare due anni dopo. È chiaro che la delusione è grande e si spera non lasci il segno in futuro, ma serve equilibrio nei giudizi: i bianconeri hanno lottato fino in fondo in tutte le competizioni (vincendone una) ma gli avversari non erano tali da restare a guardare. Pertanto non si può certo bollare quest’annata come fallimentare. De Cecco e compagni saranno ora attesi dalla prova più dura: rialzarsi e ripartire più determinati e convinti di prima.
I numeri In occasioni come queste conta la testa, ma i numeri parlano chiaro: la Lube ha vinto partita e scudetto soprattutto a muro (6 vs 18) e in attacco (37% vs 63%). Uno scarto monstre che parla da solo. In ricezione c’è maggiore equilibrio (30% vs 29%) mentre la battuta è nettamente appannaggio di Perugia (15 vs 5 ace). Ma un fondamentale, da solo, non basta ed è su questo che bisognerà necessariamente fare tesoro. Osmany Juantorena è risultato il migliore in campo con 16 punti ed il 57% in attacco.
Cronaca Nessuna modifica rispetto agli schieramenti dell’esibizione precedente con Ricci recuperato in pieno e pronto a fornire il suo essenziale contributo. È Atanasijevic a mostrare il braccio caldo in avvio mettendo a segno i primi tre punti della Sir (3-1, uno dai nove metri), poi è il muro a tre a fermare Juantorena (5-2). A spezzare per la prima volta l’equilibrio è il turno al servizio di Leon, capace di fare male tre volte consecutive (9-2). La giocata di Podrascanin vale un massimo vantaggio (12-4) ma Leal è capace di rialzare almeno per un attimo la testa (13-9). Simon va in battuta e crea qualche apprensione (14-11), subito fugata da Lanza (16-11) e da un contrattacco errato di Leal (17-11). Leon in diagonale sigla il 20-14 ma mai fidarsi dei cucinieri, che con un muro del neo entrato Kovar sul cubano dimezza le distanze. Quello di De Cecco su Leal è di importanza capitale (23-19) e Perugia chiuderà, pur con qualche patema d’animo, questo primo gioco (25-22).
Si riparte e Perugia è nuovamente letale in battuta con Magnum e Leon (5-2). Civitanova è oltremodo fallosa e lo dimostra il muro che Ricci stampa in faccia a Sokolov (11-7). Nulla sembra impedire la corsa verso la vittoria di questo secondo set, ma Fefè De Giorgi è bravo a pescare dal mazzo Enrico Diamantini, professione centrale, che stoppa sotto rete Atanasijevic e fa sperare i cucinieri in una rimonta che sarebbe clamorosa (18-16). Il sogno è a portata di mano con il muro di Simon sul Potke poi, dopo il successivo errore al servizio del numero 8 biancorosso, si prende la scena Pippo Lanza, che dapprima sigla l’ace del 23-21 e poi quello del 25-21 che manda ad un passo dal traguardo i bianconeri. In mezzo il riscatto del numero 18 serbo, bravo a chiudere su Osmany.
Poco o nulla da raccontare nel terzo set. Quando è un avversario è alle corde bisogna finirlo, ma questo purtroppo non riesce ai Block Devils, che restano in partita solo fino al 2-2. L’impressione che la partita si prolungherà è data dal punto del 5-11 di Juantorena. Alla Civitanova riesce tutto, a Perugia, che già pensa al parziale successivo, nulla: chiude a muro Diamantini su Lanza ed è un nettissimo 12-25.
Prova a dare la sveglia Bata con due ace consecutivi (3-1), ma Leal e Juantorena non ci stanno (3-5). Osmany mura il Potke e si capisce che anche questo quarto set sarà durissimo. Bruno, con l’aiuto del nastro, sigla l’ace del 7-11, ma il cuore di Perugia ancora una volta è immenso e Leon, un contrattacco errato di Osmany e un ace del Potke annullano il divario (11-11). Ai bianconeri scarseggiano le forze ma riescono a rimanere a contatto fino al 19-19. Ancora jna volta la qualità delle cosiddette seconde linee fa la differenza e il colpo di Kovar suggella il 19-22. Bata e Leon non sono precisi e il 21-25 che ne scaturisce rimanda tutto al tie break.
Che inizia nel peggiore dei modi: Simon, Leal e Sokolov, abile a murare un Bata sempre più fuori giri, fanno schizzare il punteggio sullo 0-3. Lo stesso cannoniere viene poi stoppato ancora sotto rete da Leal e fallisce ancora in attacco (2-6). Juantorena manda le due squadre al cambio di campo (3-8). Questo punteggio ricorda delle rimonte subite dalla Sir a Modena qualche anno fa, ma questa volta il miracolo non avviene: Leon è stremato e si fa chiudere ancora a muro da Simon (4-10). Perugia prova un sussulto di orgoglio (8-10) ma non basta: chiude Leal ed è la festa, più che legittima, della Lube che ora, con la finale di Champions alle porte, ha la possibilità di centrare una doppietta da favola.
SIR SAFETY CONAD PERUGIA – CUCINE LUBE CIVITANOVA 2-3
Parziali: 25-22, 25-21, 12-25, 21-25, 10-15
SIR SAFETY CONAD PERUGIA: De Cecco 5, Atanasijevic 14, Podrascanin 4, Ricci 6, Leon 20, Lanza 10, Colaci (libero), Hoag, Seif, Piccinelli, Hoogendoorn. N.e.: Galassi, Della Lunga (libero), Berger. All. Bernardi, vice all Fontana.
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Bruno 5, Sokolov 19, Cester, Simon 16, Juantorena 16, Leal 15, Balaso (libero), Cantagalli, D’Hulst, Kovar 3, Diamantini 5. N.e.: Stankovic, Marchisio (libero), Massari. All. De Giorgi, vice all. Camperi.
Arbitri: Daniele Rapisarda – Andrea Puecher
LE CIFRE – PERUGIA: 16 b.s., 15 ace, 30% ric. pos., 19% ric. prf., 37% att., 6 muri. CIVITANOVA: 26 b.s., 5 ace, 29% ric. pos., 10% ric. prf., 63% att., 18 muri.
Enrico Fanelli – TifoGrifo.com