Intervista a Fabio Gatti: il Perugia è una squadra forte. La B è calata di livello. Falcinelli la scelta migliore.
Scritto da Redazione il 18/09/2014
Fabio Gatti è un doppio ex di Perugia e Vicenza. Il centrocampista umbro ha disputato quasi 100 partite con la maglia del grifo. Da lì è partita la sua carriera da professionista che poi, nel 2010, lo ha portato nella città veneta. Attualmente, Gatti lavora ancora in Veneto, sponda Hellas Verona, dove collabora nell’area tecnica con il ds degli scaligeri Sean Sogliano, suo compagno proprio ai tempi del Perugia.
A lui chiediamo di analizzare la partita di sabato, non prima di avergli chiesto un raffronto fra le due realtà e città. “Perugia è la mia città, ci son nato e cresciuto, umanamente e calcisticamente, fa parte di me. A Vicenza non fu un’esperienza lunga, ma fu comunque positiva perché mi son trovato bene con l’ambiente e con l’allenatore Maran”.
“Non sono sorpreso dell’inizio fulminante del Perugia, perché Perugia è una realtà nella quale si è creata armonia tra tutte le componenti: giocatori, società, staff tecnico” dice Gatti. Sulla partita di sabato suggerisce di non fidarsi della differenza di classifica e di organico tra Perugia e Vicenza “perché in serie B non c’è mai niente di scontato. Però, aggiunge, se il Perugia gioca come nelle tre partite in cui ha battuto tre grandi del campionato, per i veneti sarà dura”
Sulle prospettive di promozione della banda Camplone Gatti è prudente: “conviene aspettare primavera e vedere a quel punto come sta messo il grifo: se sarà ancora tra le prime e avrà energie per sprintare, si potrà anche sognare”. Anche perché, argomenta l’ex centrocampista di Passignano, il campionato di B lui lo conosce. è lunghissimo e logorante. “Io l’ho giocato e l’ho vinto con il Napoli. All’epoca c’erano squadre di spessore come la Juventus, il Genoa, il Bologna, il Mantova e il Piacenza, tanto per citarne alcune. Ora il livello tecnico si è abbassato e inoltre le squadre più forti stentano tutte”.
Tornando al Perugia, Gatti elogia soprattutto il valore di centrocampo e attacco. Sui singoli, lodi sperticate per Falcinelli (“ è il miglior acquisto del Perugia e mi congratulo per la scelta di puntare su un giovane. Non tutte le società la praticano, optando per attaccanti esperti e già affermati”. Su Rabusic un auspicio, visto che è del Verona: a Verona si punta molto su di lui, spero che la stagione a Perugia lo possa valorizzare” .
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