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I cinguettii di Frattini: “la B è sospesa, anzi no”. Lega di B e FIGC chiedono ritiro provvedimento Tar Lazio.

Scritto da il 18/09/2018

Il Presidente Frattini cinguetta. Come un usignolo consapevole che tutto il paese lo sta ad ascoltare, l’ex ministro affida a twitter le sue copiose esternazioni. E, se sollecitato dai tifosi che hanno cominciato a seguirlo da quando si è aperta la vicenda dei ripescaggi si-o-no in serie, non lesina commenti, esternazioni e preannunci su cosa voleva e cosa dovrebbe essere. Esterna talmente tanto -forse un po’ troppo- che gli è capitato di contraddirsi e correggersi a ripetizione. Ma gli usignoli, si sa, sono uccelli leggiadri e agili, cui non è difficile volare acrobaticamente e cambiare direzione repentinamente, come nulla fosse.

Domenica: “bisogna aspettare il 9 ottobre..2

Andiamo con ordine. Sabato, il Tar Lazio aveva deciso per la sospensiva del provvedimento del Collegio di Garanzia del Coni che si era dichiarato incompetente a decidere sul format della B (a 19 o a 22) e, conseguentemente, sui nomi delle ripescate,. Il giorno dopo, Frattini ha esternato la sua posizione (quella di quel giorno) con tre messaggi. Sostanzialmente, ha cercato di spiegare che non poteva convocare subito l’udienza del Collegio. “Il decreto presidenziale, scriveva, ha effetto temporaneo, solo il 9 ottobre con la decisione cautelare collegiale si saprà se viene chiesto al Collegio di decidere. Se convocassi prima e poi il 9 ottobre il Tar non confermasse il decreto, il caos aumenterebbe”. Per poi aggiungere, nel secondo tweet: “in altri termini il decreto presidenziale del Tar è a scadenza, potrà confermarlo, come è possibile, e allora la causa è restituita al Collegio di garanzia, oppure revocarlo collegialmente. Occorre attendere il 9”. E, terzo tweet: “la sospensione delle partite col decreto presidenziale TAR, serve a prevenire danni irreparabili, ma non a risolvere la questione di fondo. Il 9 ottobre potrebbe essere richiamato a decidere il collegio che, col mio dissenso, si era dichi. Incompetente”. Insomma: inutile decidere prima del 9 ottobre in base ad un mero giudizio sospensivo, giusto aspettare che il Tar si pronunci nel merito, per non rischiare di essere smentiti.

 

Lunedì: “..anzi, occorre fare tutto in settimana..”

Nemmeno ventiquattr’ore e le cose si ribaltano. E’ lunedì, inizia un’altra settimana e Frattini ci ripensa. E, sempre a mezzo tweet, preannuncia l’intenzione di convocare in settimana  il Collegio di Garanzia del Coni per decidere quello che non era stato deciso il 7 settembre. E, per fare presto e dare prima possibile chiarezza a tutti, chiederà alle parti in causa di rinunciare a tutti i termini per la comparizione, cioè di rinunciare preventivamente al diritto di ricorso, a richieste di annullamento e di risarcimento per il mancato rispetto dei tempi imposti. Di norma, si tratta di dieci giorni in cui le ricorrenti possono svolgere attività istruttorie e difensive. Un’irritualità imposta dalla eccezionalità della situazione, che è, poi, l’unico modo per rendere non ricorribile la decisione o rischiare eccezioni per un difetto del contraddittorio, con conseguente annullamento della sentenza emessa. “Le parti in causa, annuncia perentorio Frattini,  riceveranno oggi richiesta di rinuncia a tutti i termini, affinché io possa convocare il Collegio già in settimana per una decisione sulla serie B a seguito del decreto del Tar del Lazio. Il Collegio di garanzia dello Sport dovrà decidere in settimana sul formato della B e, se si deciderà per 22 squadre, quali tre hanno diritto. Io ovviamente non ci sarò perché avevo già espresso pubblicamente la mia posizione per la B a 22”. La chiosa finale sulla sua rinuncia, inutile sottolinearlo, sa di frecciata polemica verso quei tre membri del  Collegio che l’avevano messo in minoranza il 7 settembre. Puntuale, in serata arriva poi l’ufficialità dal Coni che “dispone la fissazione, dinanzi alla Prima Sezione, dell’udienza del 21 settembre, alle ore 14.30, per la riassunzione e il riesame dei giudizi iscritti”. L’annuncio è completato dalla precisazione che la seconda parte dei ricorsi, quella sui criteri di ripescabilità e sul nome delle fortunate prescelte, verrà discussa lunedì 24, ovviamente qualora tre giorni prima il Collegio abbia deciso per il ripristino del format a 22. Tentativi del genere puntano soltanto a scongiurare che il Collegio di Garanzia torni a riunirsi per decidere nel merito – come è giusto che sia – sulla legittimità o meno delle modifiche apportate al format della Serie B il 13 agosto scorso.

…Intanto, la Lega di A, il TFN, la serie C e la serie B…

Intanto, il presidente di Lega Serie A, Gaetano Miccichè, in vista della riunione tra le componenti fissata per giovedì, parla della riforma dei campionati come “non più rinviabile”. Mentre il Tribunale Federale Nazionale (TFN) cui il Collegio del Coni il 7 settembre aveva rinviato ogni decisione,  ha già calendarizzato la trattazione dei ricorsi dei club ricorrenti per il 28 settembre. E Frattini cerca, dunque,  di giocare d’anticipo, affinché la decisone del Coni venga prima di quella del TFN e ne sia preclusiva.  Un bell’intreccio di strade, maestre o scorciatoie che siano. Un ginepraio dove la confusione, spesso provocata ad arte, regna sovrana. Con buona pace dei milioni di sportivi che vorrebbero sapere in quando e contro quali avversari giocherà la propria squadra.

E, comunque, la Serie C disputerà domenica la sua seconda giornata, eccezion fata per le squadre in bilico. Novara, Catania, Ternana, Siena e Pro Vercelli. Mentre la B nel fine settimana venerdì giocherà la 4ª giornata col format a 19. E, martedì 25 (turno infrasettimanale) è in programma la quinta,.

Martedì: “la B è sospesa. Anzi no!”.

Ma Frattini ha da cinguettare anche su questo. Anzi, stavolta parla a  InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Conferenza Episcopale Italiana. “Il fatto nuovo, dice, è che il Tar del Lazio oltre che sospendere la sentenza ha sospeso il campionato. È chiaro che se noi dovessimo aspettare la data dell’ordinanza collegiale che il Tar ha stabilito al 9 ottobre vuol dire che fino al 9 ottobre non si giocherebbe la serie B. E questo mi sembra impossibile sotto il profilo della passione sportiva di milioni di tifosi. Quindi venerdì 21 settembre il Collegio di garanzia riesaminerà la questione in una composizione completamente nuova. Non presiederò io ma il componente più anziano d’età. Il Collegio deciderà se la serie B sarà a 22 o 19 squadre. Se si dovesse decidere che la B dovrà essere composta da 22 squadre, lunedì prossimo si deciderà quali saranno le 3 squadre su 6 che dovranno essere ripescate. Noi non facciamo politica sportiva ma guardiamo alle norme”. Non c’è che dire, la nebbia, anziché diradarsi, aumenta a dismisura. Numerose testate, in tutta Italia, interpretano che Frattini ha dichiarato sospesa la serie B. In molti si chiedono che potere abbia Frattini di fermare un campionato. Incalzato sui social dalle critiche dei tifosi, alcune ironiche, altre al limite della querela, l’ex capo della Farnesina nel governo Berlusconi è costretto a precisare, cioè a fare ancora marcia indietro. Stavolta si riaffida ad un tweet, e precisa: ”No la B non è sospesa! E’ perturbata perché ad ogni turno eventuale ripescaggio diventa più difficile. Non è ovviamente sospesa l’intera serie B, ma le partite di tutte le squadre parti nelle varie cause…quelle che avrebbero dovuto giocare in C ad esempio, ma aspirano alla B, non hanno giocato e non giocheranno neppure in C fino al verdetto, dunque urge decidere”. Cioè, la B gioca, la C pure, tranne le partite delle cinque squadre che hanno chiesto il ripescaggio. E, quasi a giustificare la sua precedente esternazione, invoca il momento difficile del calcio italiano e l’atteggiamento poco incline alle sfumature di tanti tifosi: “Ci si confronta con milioni e milioni di sportivi e tifosi che non sentono e vedono ragioni. Fare il giudice in questa materia è molto complicato – ammette Frattini – Io mi occupo anche di processi di mafia, ogni settimana scrivo sentenze sulle infiltrazioni mafiose nell’economia eppure devo dire che questo calcio mi dà qualche problema”.

 

Lega di B e FIGC al Tar Lazio: annullate quel provvedimento!

Intanto, però, l’ultima novità di giornata è che Lega di Serie B e FIGC hanno chiesto al TAR del Lazio di annullare il provvedimento monocratico di sabato scorso, che aveva sospeso la sentenza del Collegio di Garanzia del CONI del 7 settembre. Qualora questa richiesta venisse accettata, salterebbe  la seduta dello stesso Collegio prevista per il 21 settembre. Secondo l’avvocato Di Cintio, che difende la pro Vercelli nel procedimento in corso, si tratta di una richiesta con fini solo dilatori. Perché quello emanato dal TAR sabato scorso sarebbe “un provvedimento che per sua natura è non impugnabile e non modificabile se non in presenza di elementi di eccezionale gravità e novità (e in questa vicenda non vi è alcun elemento diverso da sabato ad oggi)”. Secondo Di Cintio, “tentativi del genere puntano soltanto a scongiurare che il Collegio di Garanzia torni a riunirsi per decidere nel merito – come è giusto che sia – sulla legittimità o meno delle modifiche apportate al format della Serie B il 13 agosto scorso”. La situazione, come si vede, è grave, anche se non sembra proprio seria.

Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia

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il 18/09/2018.
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