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Ecco le dichiarazioni del Presidente Santopadre e del responsabile dell’area tecnica Goretti ai microfoni di Grifo Stadium

Scritto da il 28/05/2019

Le dichiarazioni del presidente Santopadre:

Sono convinto che si possa e si debba sempre fare di più. Non voglio dare troppa pressione, ma bisognava fare di più anche quest’anno. Siamo giunti al rush finale in pessime condizioni soprattutto nelle ultime otto gare. Ai playoff anche da ottavi bisogna essere convinti di essere i più forti. Forse non c’era questa convinzione ed è questo il mio più grande rammarico. Due mesi prima ero convinta che sarebbe andato via, mentre qualcosa è cambiato negli ultimi dieci giorni e credevo restasse. Improvvisamente ci ha comunicato le sue intenzioni.

Gli allenatori sono come le donne, ti lasciano quando hanno un altro. Nesta dice di no in merito a questa mia convinzione. Il Perugia ha una grande virtù che è quella di costruire a tutti le carriere. Goretti comprende quando importante sia stato per lui il Perugia, altri forse non lo comprendono. Alcuni sono prigionieri del loro nome. Se Nesta avesse accettato di proseguire d’impulso forse avrebbe complicato il suo percorso. Non ho condiviso il suo addio ma lo ringrazio perché è stato convinto nella scelta di non proseguire con noi.

Goretti ha ampia scelta sugli allenatori, ma è chiaro che vuole anche la mia opinione ed il mio consenso. Per me è l’anno nove, e non voglio che mi sia messa addosso pressione. Sto facendo tutto quello che mi è possibile fare per questa piazza. Abbiamo disputato cinque playoff e vinto due campionati. Se tutto ciò non fosse sufficiente per avere credito me ne dispiaccio. Sto facendo più del massimo. Sono amministratore della società e gestisco le risorse al meglio possibile.

Abbiamo maturato cinque milioni di euro di perdite ripianate dalle plusvalenze maturate. Ho chiarito a Goretti la situazione ed ha un budget molto dignitoso per disputare un campionato di serie B. Questo Perugia ha risorse economiche importanti. Non come le prime quattro, o come le società che hanno usufruito del paracadute, ma sono risorse importanti. La serie B è una fisarmonica, è pericolosa e bisogna lavorare con serenità e senza pressione. Alcune migliorie infrastrutturali le ho coperte di tasca mia senza intaccare il budget a disposizione della squadra.

Con il futuro allenatore vorrei intraprendere un percorso che duri nel tempo. La prerogativa del Perugia è cercare di giocare bene raggiungendo il risultato sportivo. Siamo convinti che possiamo andare in serie A attraverso il gioco. Costruirò una squadra competitiva come ho sempre fatto, ma non posso garantire di arrivare primo o secondo. Grosso ha una identità di gioco, ma da qui a dire che sarà il prossimo allenatore del Perugia ne passa di acqua sotto i ponti. Ha un contratto con il Verona che, in caso di serie A, si raddoppia. Camplone e Bucchi li ricordo con piacere. Nessun rancore con loro così come con Nesta. Spiace solo che abbia compiuto un’altra scelta. Per il nuovo allenatore bisognerà attendere quantomeno la fine dei playoff.

Sul playout abbiamo dato seguito ad una sentenza del giudice. Con la retrocessione del Palermo in Lega Pro abbiamo valutato in consiglio il numero delle retrocesse. Abbiamo dato parere favorevole a non giocare il playout perché avevamo già la quarta retrocessa. Come consiglio abbiamo espresso un parere. Adesso un ente deciderà cosa fare. L’entusiasmo del pubblico porta punti in più. In tutti gli stadi si assiste a riduzione di pubblico, ma ripeto, è l’entusiasmo che coinvolge. Si pensi a Bergamo, alla stagione dell’Atalanta. Sono convinto che se scattasse qualcosa, una scintilla, potremmo toglierci grandi soddisfazioni. In alcuni momenti non è sufficiente solo la curva, serve riempire ogni settore dello stadio.

Le squadre che sono andate in A sono state più brave di noi. Abbiamo rabbia per disputare un’ottima stagione. Questione stadio? A dicembre scade la convenzione e bisognerà rinnovarla. Il riscatto di Verre non è un discorso chiuso. È un’operazione complicata ma non è impossibile. Se potessi comincerei la stagione con la stessa rosa del campionato 2018/19. Terrei Sadiq, ma al termine di questo campionato abbiamo capito che serve una punta con maggiore caratteristiche per occupare l’area di rigore. Han è costato un milione lordo. Purtroppo è stato condizionato da due infortuni. Era lui il nostro stoccatore.

Tra due settimane ripartirà la campagna abbonamenti. Venti giorni fa sono stato contattato da un mediatore per un mandato a vendere. Non ho ricevuto offerte di acquisto della società.

Ecco le dichiarazioni di Roberto Goretti:

Con Nesta abbiamo fatto un buon percorso. Ha dato identità alla squadra con l’aiuto della società che in alcuni casi lo ha protetto e coccolato. Speravamo di poter continuare insieme il percorso intrapreso. La mia impressione era positiva, così non è stato.

Con il presidente ci siamo presi del tempo per scegliere il nuovo allenatore. È una scelta determinate per la prossima stagione. Valuteremo ogni aspetto nel migliore dei modi per il bene del Perugia. Resteremo fedeli alla filosofia del Perugia e sceglieremo la persona migliore per continuare il percorso intrapreso.

Il Perugia non ha mai contattato Venturato perché il Cittadella non ha concluso la stagione ed agiamo sempre con correttezza. Tempo fa ho parlato di Cittadella come punto di riferimento, ma credo sia giusto sottolineare che un conto è Cittadella, un conto è Perugia. Ci sono differenze ambientali; un conto è giocare a Perugia un altro a Cittadella. Venti calciatori che hanno militato a Perugia negli ultimi anni sono in A, del Cittadella solo due. Alla luce di tante cose credo sia molto difficile fare il Cittadella a Perugia.

Sceglieremo l’allenatore giusto, fortunatamente abbiamo tempo. Il nostro allenatore dovrà avere carisma e personalità per resistere alle pressioni. Dovrà continuare a dare l’identità costruita in questa stagione. Grosso? Quando ho visto giocare le squadre di Grosso mi sono piaciute. Ha una sua idea di gioco. Il ruolo dell’allenatore è complesso. È importante l’idea di squadra, la compattezza ed il metodo di lavoro.

Anche Oddo ha una sua idea di gioco ed è una figura che prendiamo in considerazione. Con Camplone abbiamo visto Pescara-Verona insieme. I ritorni a volte riescono, altre volte meno. Quest’anno partiamo da una base di diciassette-diciotto giocatori e sarà più semplice rispetto al principio dello scorso anno.

In serie B rispetto alla massima serie dove i contratti sono più complessi da smaltire, ci sono più cambiamenti. La società ha una sua linea ben precisa alla quale tiene fede. Su Pavlovic non abbiamo ancora deciso se confermarlo o meno. Melchiorri è un calciatore importante per noi.

Su Buonaiuto c’è diritto di riscatto, l’obbligo era solo in caso di serie A. Vedremo se tornerà oppure se il Benevento deciderà di riscattarlo. Sadiq ha possibilità di permanenza. Su Moscati bisognerà vedere se avrà la voglia di proseguire con noi dopo quest’ultima stagione poco felice. Ci sono molte possibilità di rivedere Carraro a Perugia, mentre con Bianco ci siederemo a parlare. Ha ancora un anno di contratto con il Perugia. Dragomir ha estimatori anche all’estero ma offerte concrete non sono arrivate. Da Bari non ha chiamato nessuno per Falzerano. Han non tornerà in B in prestito, mentre Melchiorri ripartirà in ritiro in buone condizioni fisiche.

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