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TAR Lazio, ecco le motivazioni. Il Perugia ricorre al Consiglio di Stato.

Scritto da il 07/08/2023

Perentorietà asimmetrica

Il Tar del Lazio ha pubblicato le motivazioni della sentenza che ha riammesso il Lecco in serie B e rigettato il ricorso della Reggina. Il concetto di perentorietà risulta applicato “asimmetricamente”. Infatti, mentre alla società calabrese è stata contestata la mancanza di giustificazioni adeguate per quanto riguarda il ritardo di un pagamento nei termini perentori previsti dall’ordinamento sportivo; al Lecco è stata riconosciuta l’impossibilità a rispettare le scadenze a causa dello slittamento dei termini dei play off di serie C di nove giorni. Il TAR Lazio, per motivare la riammissione della società lombarda, ha ritenuto “sufficiente considerare il fatto che gli adempimenti necessari sono stati posti in essere dal Lecco nel breve lasso temporale intercorrente tra il 18 e il 23 giugno 2023”. In particolare, lo slittamento della finale playoff al 18 giugno per il Tar ha reso semplicemente inapplicabile il termine del 15 giugno 2023 previsto per la presentazione dei requisiti infrastrutturali, cioè di uno stadio a norma per disputare la serie B. “Di conseguenza, per il tar, viene travolto anche il termine per le integrazioni della documentazione, fissato al 20 giugno, con ciò configurandosi nei confronti del Lecco la corrispondente inesigibilità”. “La società ha ottenuto si legge nel dispositivo del Tar -, con riguardo allo stadio ‘Euganeo’ di Padova, una parte degli atti e documenti occorrenti di competenza delle autorità locali; la restante documentazione è stata invece ottenuta tra il 21 e il 23 giugno”. Lo slittamento dei termini inizialmente previsti, avrebbe richiesto un intervento della FIGC che, invece, non ha risposto alla richiesta di proroga avanzata dal Lecco. (Per inciso, su questa mancata risposta aleggia il “mistero”, quasi che si sia così costituito un “argomento” attaccabile da parte del Lecco, n.d.r.).

Il Perugia al Consiglio di Stato

Adesso il ricorso del Perugia al Consiglio di Stato potrebbe vertere ancora sulla perentorietà dei termini, dato che il TAR Lazio non è intervenuto specificamente sui rilievi del ricorso del Perugia, che contestava il fatto che il Lecco conosceva i termini fin da novembre 2022 e sapeva di partecipare ai play off (con possibilità di vincerli) almeno da fine aprile. Ma, il Perugia calcio potrebbe anche puntare sull’errore della FIGC, chiedendo il reintegro in sovrannumero (cioè un campionato a 21 squadre). Ipotesi, quest’ultima, di difficile percorrenza, visto che Lega e FIGC non vogliono allargare il format della B. E che potrebbe portare semmai più probabilmente ad un risarcimento e pecuniario del Perugia per il danno subito, senza però decretarne la riammissione nel campionato cadetto.

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