Pontedera Perugia 2-2. Il post partita con Tedesco e Manzari
Scritto da Redazione il 02/11/2025
Finisce con un pari che serve a poco ad entrambe le squadre, ma che certifica che il Perugia continua il suo percorso verso la guarigione più completa. Giovanni Tedesco, prima di analizzare la gara, si toglie un sassolino dalla scarpa: “Il secondo rigore non c’era lo ammetto ma il primo era clamoroso. Bisogna evidenziarla questa cosa perché sia noi che allora ci giochiamo tantissimo”. Poi il match: “Abbiamo sempre provato a giocare e a creare. I primi 7-8 minuti nel secondo tempo non mi sono piaciuti, loro più aggressivi. Nel primo tempo inoltre eravamo lenti e forzavamo sempre la giocata in alcune zone del campo”. Sui gol subiti: “Sul primo abbiamo letto male la.preventiva, sul secondo eravamo troppo schiacciati. Ma devo valutare tante cose. Permettetemi di ringraziare Novellino e soprattutto Riccardo Gaucci che mi sostiene in tutto”. La svolta potrebbe essere data da un episodio preciso: “Il campionato è iniziato al 55′ st con il Livorno quando Manzari ha coperto l’errore di Giunti. Sono contento, ma bisogna lavorare di più”. Tra una settimana c’è l’Arezzo: “Già venire qui non è facile. Le prime tre fanno corsa a sé, gli altri inseguono. Credo sia il miglior avversario in questo momento, ma rispetto per tutti e paura per nessuno. E non è una frase fatta”. Infine un pensiero su Giovanni Galeone: “Non lo conoscevo personalmente ma non devo essere io a dire cosa abbia fatto nel calcio. Mando un abbraccio alla famiglia”.
Finalmente inizia a mostrare le sue doti Giacomo Manzari: “Sto crescendo di condizione dopo l’infortunio. Ora siamo diversi, mettiamo più coraggio e giochiamo senza pensare al risultato. Peccato, perché il rigore su di me andava concesso”. Sembra si respiri aria nuova: “Ringrazio il mister e la società per aver ricreato entusiasmo. I tifosi? Cerchiamo di uscire con la maglia sudata”. Sil sintetico: “Cambia poco anche se gli appoggi sono diversi. Non dobbiamo crearci alibi”. Chiusura con le dediche di rito: “Alla mia famiglia che mi è sempre stata vicina dati gli anni particolari passati. Poi a Giovanni Galeone”.
Enrico Fanelli – TifoGrifo.com
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