Perugia-Cosenza 0-0. Grifo, pareggio e prestazione deludenti. Strada ora tutta in salita.
Scritto da Redazione il 22/04/2023
Inutile girarci attorno, il Perugia non gioca, non segna e non vince più. Anche contro il Cosenza idee poche e ben confuse per i grifoni. E neppure tutta la cattiveria, l’aggressività e l’autostima che ci si deve aspettare in uno scontro diretto. Il dato di base, acquisito agli atti in estate e certificato a gennaio, è la pochezza tecnica della rosa a disposizione di Castori. Ma la squadra sembra incapace di dare per intero anche quel poco che ha e che è, perché in ansia perenne, in fibrillazione continua, attanagliata dalla paura di rovinare tutto con qualche gol subito in maniera assurda, come successo troppo spesso nelle ultime partite. E se hai poche idee, poca qualità e nemmeno tanta convinzione, fai quel che puoi e come puoi. Cioè poco e male, aldilà di un impegno che non è mai mancato. Gara piatta dall’inizio alla fine per il Perugia, senza invenzioni, senza occasioni, senza tiri nello specchio della porta. Raccontarla è già una fatica, tanto più se si pensa che è iniziata la fase cruciale della stagione e chi scende in campo dovrebbe dare il massimo sotto tutti i punti di vista. La palla buttata in avanti senza costrutto, niente schemi diversi, mai nessuna sovrapposizione, niente attacco degli spazi liberi, poca densità in area e conclusioni solo occasionali, peraltro mai nello specchio della porta. Questo è il Perugia oggi da ormai quattro/cinque gare, in un regresso apparentemente senza fine e soluzione. Il Cosenza ha puntato al pareggio e ha anche provato a vincerla. Ci è andata più vicina (palo di Marras nella ripresa) la squadra di Viali, non eccezionale, ma più convinta dei propri mezzi, più coesa, più capace di inventare qualcosa di non scontato in avanti, più tenace nel guardare fissa verso l’obiettivo salvezza. La partita ha detto che tra le due squadre c’è attualmente un netto divario di potenzialità dovuto in parte alla miglior qualità della rosa, in parte ad una dose di fiducia ben maggiore. La strada ora è irta e scoscesa, inutile dirlo. Unica speranza, in un calendario tremendo, che il Perugia possa incontrare alla penultima un Venezia già salvo e all’ultima un Benevento già retrocessi, ammesso che questo basti almeno per agguantare il play out. Insomma, al momento, sembra che ci sia da sperare più negli altri che in se stessi.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia
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