La Sir. Presentazione della squadra. Intervista al presidente Sirci
Scritto da Redazione il 14/10/2025
Presidente, il solito bagno di folla: si ricomincia con l’entusiasmo che ha caratterizzato questi ultimi anni.
La gioia di fare, perché lo sport è lavoro, ma è anche gioia di vivere, di misurarsi, di competere. E noi siamo qui a fare quello che abbiamo sempre fatto. Speriamo che sia una bella stagione, perché Perugia merita questo pubblico, questo entusiasmo. Sono sicuro che qualcosa arriverà. Magari qualche finale… Se non dobbiamo vincerla, la perderemo, ma magari…
Spesso ho chiesto ai giocatori e all’allenatore quale trofeo tenessero di più. La Coppa dei Campioni?
La Coppa dei Campioni è quella che ha fatto più rumore, perché quando vinci quella, hai vinto il campionato. Queste vittorie consecutive dimostrano che sei davvero grande. Essere qui, con la Coppa dei Campioni in mano, ci rende completi. Non ci manca più nulla, non dobbiamo guardare nessuno dal basso verso l’alto: li guardiamo tutti dritti negli occhi. È stato un bellissimo percorso, ma ora dobbiamo ricominciare da capo. È quello che ci serve.
Le due partite in Giappone non le abbiamo potute vedere, solo la sintesi. Come ha trovato la squadra?
Abbiamo vinto entrambe le partite. La differenza l’ha fatta il fatto che riserve e titolari hanno giocato insieme. Abbiamo una squadra più rotonda, più completa. I nostri 12 giocatori sono quasi tutti sullo stesso livello, e anche chi ha giocato da rincalzo ha dimostrato di essere all’altezza. La nostra forza è proprio questa: un gruppo compatto e completo.
Un’ultima cosa, poi la lascio andare. Vorrei spendere una parola per Roberto Russo, che ha superato momenti difficili e ha compiuto un’impresa straordinaria.
È un grande giocatore, si sa. È con noi da sei anni, questo è il settimo. Non è un caso: se uno resta così a lungo, vuol dire che è bravo. E anche bello da vedere in campo.
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