In sidecar-pensieri ed opinioni sul Perugia. Sadiq si attenga alle gerarchie della squadra. Il Grifo è chiamato alla svolta stagionale.
Scritto da Redazione il 13/02/2019
Cominciamo con Sadiq? Una prestazione molto deludente, sei d’accordo?
Chi non lo sarebbe? Affermare il contrario significherebbe aver guardato un’altra partita. Al di là del rigore sbagliato, pesa anche l’occasione d’oro capitata nel primo tempo.
Qualcuno lo ha paragonato ai colpi Rabusic e Perea. Diciamo che siamo lontanissimi da calciatori del calibro di Galabinov, solo per citare un nome a caso.
È ancora presto per dare giudizi definitivi, e l’augurio dei tifosi del Grifo è che possa sbloccarsi quanto prima. Certo, l’inizio è stato negativo.
Qualcun altro ha detto che manca sempre un soldo per arrivare ad una lira. L’organico lascia sempre la sensazione che non sia completo. Ci sono stagioni in cui manca il regista ma si hanno i terzini, altre in cui ci sono gli attaccanti e mancano i terzini. Un puzzle perennemente in costruzione.
La squadra può arrivare ottava, forse settima. È sempre difficile fare pronostici anche se, almeno per il momento, non è ipotizzabile pensare a qualcosa in più. Come ho detto all’inizio del campionato, è una squadra giovane, prima si pensi alla salvezza, poi al resto.
Nesta mi è sembrato scuro in volto. Si è detto rammaricato per la sconfitta, ha elogiato Brignoli, ma non ha mancato di sottolineare le costanti e continue amnesie della squadra. La pensi come l’allenatore?
Sono d’accordo con Nesta. A proposito, non credo che sia rimasto completamente soddisfatto dal recente calciomercato.
Secondo te, rinnoverà il contratto con il Perugia?
E chi può dirlo. Molto dipenderà dai risultati che matureranno nelle prossime cinque-sei giornate. E da offerte che, eventualmente, arriveranno. Ad esempio, dovesse chiamare la Lazio, sarebbe difficile rispondere negativamente.
Nesta sta facendo molto bene, il massimo con la squadra a disposizione. È ambizioso, e la sua carriera da calciatore parla per lui. La riconoscenza nei confronti del Perugia, società che gli ha permesso di allenare ci sarà sempre. Per restare chiederà maggiori garanzie tecniche. Una squadra più competitiva di quella attuale.
E pensi che il Perugia non lo accontenterà?
La politica della società è chiara. Prima il bilancio, poi il resto. Per centrare la serie A dovranno incastrarsi alla perfezione tanti fattori. Magari bisognerà attendere l’esplosione del giovane talento, la difesa dovrà subire pochi gol, le scommesse dovranno risultare vincenti e così via.
Questo è l’anno zero, così lo ha definito Santopadre. Sono stati ingaggiati calciatori di proprietà molto importanti, da Gyomber a Falzerano, senza dimenticare Melchiorri. Altri sono rimasti, e mi riferisco a Bianco. La domanda da porsi è la seguente: cosa vorrà fare da grande questo Perugia? Siamo ad un bivio stagionale. Vincere a Carpi significherebbe mettere un tassello importante per la quasi certa salvezza e proiettarsi con entusiasmo verso la rincorsa ai playoff.
Che formazione ti aspetti?
Darei una chance ad Han dall’inizio. Lo vedo bene con Melchiorri. Punterei, inoltre, su Falzerano e sarei curioso di vedere Sgarbi in coppia con Gyomber. E Rosi è quasi pronto.
A sinistra, mi permetto di aggiungere, vedrei Felicioli. Senza dimenticare Moscati, un jolly.
L’importante è che il Perugia eviti le solite pericolose amnesie difensive. Gli uomini per fare bene ci sono, occorrerà maggiore concentrazione.
Occhio ai… Castori. Meglio lasciarli in letargo ancora per un po’.
Raffaele Garinella-Tifogrifo.com
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