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Caserta in pillole prima di Padova-Perugia

Scritto da il 06/03/2021

 

 

A Padova partita importantissima, non decisiva.

Domani è una partita importantissima, ma non decisiva perché poi ne abbiamo ancora tante. La partita decisiva è quella che chiude i conti. Io non ho caricato troppo il peso del match con i ragazzi. Preparare gare del genere comunque non è facile: la cosa più difficile è entrare nella testa dei venticinque giocatori,  perché c’è quello che necessita di essere tenuto sulla corda e quello che, invece,  non vuole sentirsi dire troppe cose.  Bisogna capire l’importanza della gara, ma alla fine anche considerare che è una partita come tutte le altre. Si affrontano  due squadre forti, il Padova è primo non per caso. Noi contro la Sambenedettese abbiamo perso l’occasione di restare agganciati a loro, ma questo conta poco, domani è importante  arrivare con la giusta concentrazione e pensare che è una partita come un’altra. Anche io vivo di emozioni e adrenalina. Ci vuole consapevolezza che  sarà una battaglia e occorrerà la  massima concentrazione da parte di tutti, quelli in campo e quelli fuori.

 

L’aspetto mentale per Perugia e Padova

Dal punto di vista mentale noi siamo rammaricati per la nostra mancata vittoria, aldilà dei risultati altrui e della vittoria del Padova, che poi nemmeno tutti considerano. Quando vinci al 95’  ovviamente prendi forza ma é tutto relativo: anche loro avranno le stesse tensioni nostre, domani. Moralmente la vittoria all’ultimo secondo li ha certamente aiutati nella preparazione della vigilia, ma poi in campo tutto si azzera.

 

L’ultimo turno: rifarei le scelte fatte con la Samb

Il Padova è squadra costruita per vincere dovunque, quindi ci si poteva anche aspettare la loro vittoria a Verona. Noi rispetto a loro abbiamo pagato l’handicap della stagione scorsa, loro sono partiti certamente con maggior serenità di noi. Poi noi abbiamo rimosso il macigno con il lavoro.

Le scelte di formazione che ho fatto contro la Sambenedettese le rifarei, perché non è detto che facendone altre  avremmo vinto. Noi siamo stati condizionati da due infortuni iniziali. Falzerano è uscito perché, avendo giocato con continuità ultimamente, avevo deciso in partenza  di non fargli fare i 90 minuti. Lo stesso Melchiorri.

 

Padova: qualità, fisicità e qualche volta ripartenze

Il Padova in alcune partite ha la caratteristica di aspettare l’avversario  e ripartire  in alcune partite, ma non è detto che domani giochino cosi. Amano aspettare di più gli avversari perché non prendono gol con facilità. Hanno tanti giocatori che anche a livello individuale possono fare la  differenza. Ma bisogna stare attenti  a tutta squadra., non solo a Ronaldo e a Chiricò. Loro  hanno anche fisicità, oltre che qualità importanti in tutti i reparti.

 

I recuperi che attendono il Grifo

Il fatto che noi abbiamo più partite da giocare per via dei recuperi, può essere un vantaggio se con quelle gare riusciamo a  ridurre lo svantaggio, ma al tempo stesso c’è un sovraccarico  sul piano  fisico, perché se si gioca ogni tre giorni non c’è tempo per recuperare e poi in questo periodo abbiamo anche il reparto difensivo contato a causa degli infortuni. Quindi, potrebbe essere svantaggio, ma sul calendario non possiamo farci nulla, quello è, e va affrontato  ragionando partita dopo partita.

 

Il peso dei  giocatori esperti in una gara di vertice

Noi abbiamo giocatori esperti che hanno giocato  in tante serie calcistiche diverse, che magari sono più pronti per una partita come Padova-Perugia. Loro possono dare un aiuto e trasmettere serenità ai più giovani, che di partite così ne han fatte di meno e potrebbero andare incontro alla frenesia ed alla paura di sbagliare che ti porta a sbagliare davvero e può rendere difficili  le cose facili. Invece, non si deve aver paura di fare un passaggio o di forzare la giocata. Bisogna fare tutto con serenità e tranquillità, non fermarsi sugli errori ma pensare alla azione successiva. Perché in una partita così conta meno l’aspetto tecnico e tattico e conta assai più correre, essere determinati, avere  coraggio: una corsa in più  può compensare un errore.

 

Le scelte di formazione.

Oggi rispetto ad altre gare sono molto più orientato. Ho solo un dubbio, per il resto sono convinto dei giocatori da mandare in campo. Le scelte, come sempre, le faccio in base a tanti fattori. In base a come i giocatori hanno recuperato, ma anche valutando chi può dare qualcosa di più in termini di  qualità e di personalità, nel senso di sapersi prendere le  responsabilità in campo.

 

Ho fiducia in Fulignati

Fulignati lo vedo abbastanza sereno. Il portiere è un ruolo delicatissimo, se un portiere fa un errore non dico tecnico, ma anche solo di lettura, prende gol. Bisogna dare  serenità e non massacrare un giocatore che sbaglia, se di errore poi possiamo parlare. Il portiere è un ruolo fondamentale e, come per tutti i giocatori, se fa un errore bisogna solo stargli vicino. Dobbiamo essere bravi  soprattutto noi a dargli serenità. Io sono molto sereno e fiducioso in Fulignati.

Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia

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il 06/03/2021.
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