Una fiaba chiamata Sir
Scritto da Redazione il 30/04/2014
C’era una volta un imprenditore di provincia, dall’aspetto guerresco, determinato, vulcanico, appassionato di pallavolo, che si era messo in testa di fare una squadra, ma non una qualsiasi, per partecipare ai tornei parrocchiali o a qualche campionato provinciale, no, voleva fare una grande squadra. Come in trance, nei momenti di delirio, pensava, parlava di Coppa Italia, addirittura di scudetto. I familiari più stretti, seriamente preoccupati, di nascosto, avevano consultato alcuni psichiatri per trovare la terapia d’urto e farlo desistere o almeno indurlo a ridimensionare il suo grande, utopistico progetto. La terapia indicata dai medici si è però dimostrata ben presto inutile ed è miseramente fallita, e, così, il signore in questione ha continuato a fantasticare. Il suo nome è Gino, Gino Sirci.
L’incipit della fiaba della Sir Safety Banca di Mantignana Perugia, assoluta protagonista di questo finale di campionato per l’aggiudicazione dello scudetto, potrebbe essere questo. Perché la storia di questa squadra, che in queste settimane, sta entusiasmando migliaia di appassionati, dell’Umbria e di mezzo mondo, è nata come una fiaba ed ha dell’incredibile. Da Bastia, dalle categorie minori, a passi da gigante, verso obiettivi ambiziosi, fino a qualche anno fa del tutto impensabili, se non per Gino Sirci, il presidente, che ha concepito, cresciuto, vezzeggiato, amato e finanziato questa società. Andando a “pescare”, in Italia ed in Europa, dal tecnico Boban Kovac, capace, umile, modesto, ai giocatori bravi, motivati, corretti e intorno a loro creare calore e affetto, come in una famiglia, così da farli crescere e maturare sotto l’aspetto umano, tecnico, professionale. Con risultati finora entusiasmanti: stupore, successo, spettacolo. Manca ancora una parola, per terminare in bellezza questa favola, una sola: scudetto. La voglia di scriverla, c’è, fortissima, da parte di tutti. Sirci ed i cinquemila (ed oltre) del PalaEvangelisti ci sperano, per gioire adesso e per raccontarla ai nipoti.
Fortunato Vinci – Tifogrifo.com
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