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Stagione chiusa, polemiche in soffitta. Ora tutti uniti per spingere il Perugia negli spareggi

Scritto da il 18/05/2018

(ASI) C’è un tempo per ogni cosa. Dopo l’esonero a sorpresa di Roberto Breda era giusto e doverso, per osservatori e opinionisti, mettere ai raggi X, con la massima obiettività e senza eccessi di zelo, quella che era subito apparsa come una decisione avventata, specie guardando alle modalità e alle tempistiche con cui è arrivata. Adesso, a sei giorni dall’arrivo di Alessandro Nesta e dopo l’ultima di campionato ad Empoli, è il momento di resettare tutto e compattare l’ambiente in vista dei playoff faticosamente conquistati negli ultimi mesi.

Non sarà affatto facile perché questa stagione regolare è stata piena di alti e bassi, soddisfazioni e fallimenti, grandi vittorie e umilianti sconfitte, con due allenatori – Giunti e Breda – molto diversi fra loro, capaci di trasmettere ai propri giocatori tanto il meglio quanto il peggio, sebbene sia stato il secondo l’artefice di una “normalizzazione” magari noiosa per gli esteti del calcio ma fondamentale per strappare il Perugia alla zona retrocessione e riportarlo in alta classifica.

Da stasera sarà fondamentale ripartire per cercare di mettersi alle spalle tutto quello che è stato dal 1′ minuto della partita d’esordio a Chiavari al 93′ della gara dello Stadio “Castellani” e ricominciare da zero. Mentalmente, fisicamente e atleticamente sarà necessario recuperare tutte le energie perdute in queste ultime sette giornate di campionato per andare in Laguna tra nove giorni, scendere in campo allo Stadio “Penzo” ed affrontare nel migliore dei modi un Venezia ostico a dir poco.

Sebbene neopromossa, la squadra di Filippo Inzaghi è stata costruita con grande oculatezza dal presidente americano Joe Tacopina. Ha nel suo carniere punte, come Zigoni, Marsura e Litteri, assolutamente in grado di insidiare la difesa perugina, vero punto debole di questa stagione, e mediani del calibro di Falzerano e Stulac, che possono imbrigliare il nostro centrocampo, come già accaduto nella sfida di ritorno allo Stadio “Curi”, finita 1-1.

L’obbligo di vincere è senz’altro uno svantaggio in termini puramente probabilistici, perché la gara è secca ed il Perugia, in virtù del piazzamento inferiore ottenuto nella classifica finale del torneo, ha un solo risultato utile sui tre possibili. Tuttavia, questo limite potrebbe rappresentare uno stimolo in più sul piano psicologico. I grifoni prepareranno infatti la partita con la consapevolezza di dover prendere in mano le redini del gioco sin dall’inizio, senza fare calcoli o risparmiarsi.

Alessandro Nesta avrà otto giorni per valutare le condizioni dei suoi giocatori, decidere chi mandare in campo dal primo minuto e, in base agli interpreti, modulare lo schieramento in campo. La sua grandissima esperienza da campione con le maglie della Lazio stellare di Sven-Göran Eriksson, del Milan pigliatutto di Carlo Ancelotti e della Nazionale campione del mondo del 2006 potrà tornare utile per capire cosa fare? Ovviamente, sì. Riuscirà questa capacità di lettura delle situazioni di campo a sopperire al poco tempo trascorso con il gruppo? Non possiamo dirlo.

Resta solo il terreno di gioco a dover parlare. Da parte nostra, possiamo soltanto stare vicini ai ragazzi e al loro nuovo tecnico, tifando come sempre il nostro amato Grifo.

Andrea Fais – TifoGrifo.com

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il 18/05/2018.
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