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“Renato Curi: una storia…”, una mostra fotografica ricorda la figura di Renato Curi a 40 anni dalla sua morte. Al centro Alessi di Perugia dal 6 al 22 dicembre

Scritto da il 30/10/2017

Si terrà dal 6 al 22 dicembre presso il centro camerale G. Alessi di Via Mazzini a Perugia l’esclusiva mostra fotografica “Renato Curi: una storia”, voluta dalla famiglia Curi e promossa dalla Presidenza del Consiglio Comunale e dalla Camera di Commercio di Perugia, per ricordare la figura di Renato Curi, a 40 anni dalla sua tragica scomparsa.
Si tratta di una mostra esclusiva, che raccoglie scatti inediti e privati, che raccontano il calciatore (che giocava con l’indimenticato numero 8), ma anche l’uomo e il suo legame speciale con la città di Perugia.
“E’ il nostro modo per ringraziare Perugia per aver mantenuto vivo nel tempo il ricordo di nostro padre –ha spiegato Renato Curi, il figlio del calciatore, che ne porta il nome, nel corso della presentazione a Palazzo dei Priori questa mattina- per tanto tempo abbiamo accarezzato l’idea della mostra, senza mai realizzarla. Non potevamo che farla a Perugia, per ricordare, ma anche per far conoscere da vicino chi era Renato Curi.”
Un personaggio importantissimo non solamente dal punto di vista calcistico; il suo nome e la sua presenza restano profondamente legati alla storia di una città che ha voluto intitolare proprio a lui lo stadio, dove morì il 30 ottobre del 1977.
“Renato Curi –ha sottolineato il Presidente del Consiglio comunale Leonardo Varasano- è un monumento della nostra città, simbolo di generosità e di impegno che è sopravvissuto nel tempo, per cui siamo fieri e orgogliosi di poter ospitare la mostra, che rinsalda ancora di più questo legame. E proprio con l’obiettivo di valorizzare al massimo lo spirito di condivisione tra la famiglia e la città abbiamo scelto come sede della mostra il centro camerale Galeazzo Alessi, nel cuore del centro cittadino.”
Aveva ventiquattro anni Renato Curi, quando –nel corso della partita Perugia-Juventus- si accasciò sul campo, stroncato da un infarto, sotto gli occhi increduli dei compagni di gioco e di oltre 30mila spettatori che gremivano lo stadio di Pian di Massiano, che neanche un mese dopo gli fu intitolato.
Un ricordo commosso quello di Mario Pera, giovanissimo tifoso del Perugia, presente quel 30 ottobre di 40 anni fa alla partita. “Ricordo benissimo –ha detto il Segretario Generale della Camera di Commercio di Perugia- che pioveva incessantemente, ci stavano facendo uscire dallo stadio quando giunse la tragica notizia e calò un silenzio surreale. Curi –ha aggiunto- era il simbolo del calcio che stava cambiando, esempio di capacità tecniche che ne avevano fatto un punto di riferimento del Perugia Calcio di allora.”
In occasione della mostra è stato anche realizzato un libro omonimo, che raccoglie tutte le immagini in esposizione, accanto a testimonianze dirette di familiari e amici del calciatore scomparso.
Amici che, anche questa mattina, in occasione della non hanno voluto mancare. Insieme al Presidente Varasano, a Mario Pera, Segretario Generale della Camera di Commercio di Perugia, alla famiglia Curi –la moglie Clelia e i figli Renato e Sabrina- erano, infatti, presenti i compagni di squadra, il Condor Franco Vannini e Mauro Amenta, insieme a Grazia Ceccarini, vedova di Antonio Ceccarini, soprannominato il Tigre. Presenti anche Mauro Lucarini, direttore generale del Perugia calcio, Mauro Trampolini, Presidente del Coordinamento dei Perugia clubs e il giornalista Umberto Maiorca, che nel suo recente libro “Con il Grifo nel cuore” ricorda proprio il legame dei tifosi perugini con Renato Curi.
Anche l’assessore allo sport del Comune di Perugia, Emanuele Prisco, impossibilitato a partecipare alla presentazione ha voluto comunque inviare un messaggio, letto dal Presidente Varasano: “La mostra –ha scritto Prisco- non è solo un modo per celebrare un gande sportivo andatosene troppo in fretta, ma è l’esaltazione dell’impegno, della forza, della passione e del sacrifico di ogni ragazzo pronto a inseguire un sogno. Renato Curi è il compagno di squadra che abbiamo avuto tutti, che ogni giorno ci insegnava quanto fosse importante e giusto perseguire con tenacia un obiettivo.”
La mostra sarà visitabile dal 6 al 22 dicembre prossimo e vedrà anche momenti speciali di approfondimento, nel corso dell’apertura. L’inaugurazione ufficiale si terrà nel pomeriggio del 6 dicembre. Intanto, oggi alle 18,00, come sempre, si svolgerà allo stadio la messa in suffragio del calciatore.

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