Presentato a Perugia il nuovo Pala Barton. Sirci tuona contro il Comune: “Non si posso giocare i playoff in queste condizioni”
Scritto da Redazione il 24/09/2018Le idee sono chiare, anzi chiarissime. Manca soltanto un ultimo, decisivo ostacolo: il sì del Comune. E’ la speranza espressa da tutti o quasi, vale a dire dai supporters della Sir Safety Conad Perugia, dalla dirigenza e da coloro i quali hanno lavorato duramente a questo progetto, indispensabile per fare sport a livelli più alti. Se questo andrà in porto ci sarebbe il via libera per ospitare eventi più rilevanti, compresa una partita della nazionale, attualmente impegnata ai mondiali casalinghi. Inoltre, fatto da non trascurare, la società tricolore vuole vincere al 100% la sua battaglia, dopo aver ottenuto la tribuna retrattile al termine di tre anni di discussioni e polemiche.
IL PROGETTO IN PILLOLE – Si porrà l’accento in particolar modo sull’ampliamento della capienza dell’impianto, dagli attuali 3976 ai futuri 5056, con annesso adeguamento delle misure di sicurezza. Ad occuparsene l’RPA, già protagonista della pallavolo perugina dei primi anni 2000. Inoltre verrebbero realizzati quattro raccordi tra le quattro tribune esistenti e negli ambienti sottostanti gli spazi di ingombro sarebbero minimi. La struttura portante sarà composta da elementi metallici con raddoppio esistente. Infine, va menzionato l’aumento del numero delle telecamere che sorveglieranno quello che accade sia all’interno che all’esterno del palazzetto.
GLI AUSPICI DEI PROTAGONISTI – La presentazione è avvenuta questo pomeriggio presso la sala stampa del Pala Barton e ha visto la presenza di tutti i protagonisti di quest’opera che potrebbe rivelarsi a dir poco rivoluzionaria. Patron Gino Sirci è apparso carico come una molla: “Ho avuto modo di riscontrare che ci sono aziende umbre che vogliono mettere migliaia di euro per la nostra squadra. Anche nel Centro Italia, dove si vince di meno, c’è dunque chi mette a disposizione i propri utili affinchè l’Umbria possa vincere. Vorrei ringraziare in tal modo l’RPA, che invece di andare in ferie si è messo a mettere su questo progetto. Manca solo che il Comune di Perugia lo abbracci e lo metta in pratica”. E’ chiaro che, se il tutto verrà approvato, lo sfratto di altre discipline sportive sarà inevitabile: “Mi sembra strano che ancora non si sappia che alcune attività non potranno svolgersi all’interno del palazzetto e che dovranno trovare altre location adatte alle loro esigenze”. Il messaggio al Comune è chiaro: “Certo è che i playoff, che si svolgeranno a metà aprile, sarebbe un peccato non si possano giocare in un ambiente degno. Questo non va bene, è ora che una città come la nostra cresca. Non si può scendere in campo in questa situazione. E’ arrivata la tribuna mobile, che farà parte di questo progetto, ma ora bisogna metterlo in pratica. I lavori devono partire, capisco i tempi stretti, ma bisogna darsi da fare”.
Qualche dettaglio in più viene fornito dall’ingegner Maurizio Cirimbilli, la mente di questa innovazione: “Vogliamo ampliare le gradinate ed adeguare la sicurezza, cosa molto importante. Ci siamo ripromessi di occupare il meno possibile gli spazi riservati ad altre attività, un compito non certo facile. Abbiamo poi pensato di rafforzare la videosorveglianza: previsto l’impiego di ben 18 telecamere per avere una visione completa di quello che succede dentro e fuori”. Sulla cantierizzazione Cirimibilli assicura: “Abbiamo adottato la soluzione per così dire meno invasiva possibile per consentire che venga svolta al meglio sia l’attività sportiva che lavorativa”. Infine ecco quanto ci vorrà per completare la costruzione e quanto verrà a costare: “Ci vorranno circa 120 giorni dal momento dell’avvio dei lavori. L’importo sarà di 1 milione e 200 milioni di euro. Ad oggi ne abbiamo a disposizione 150.000″.