Padova-Perugia 0-1. Han firma il poker corsaro.Vittoria d’oro, prestazione luci e ombre.
Scritto da Redazione il 16/03/2019
Contava il risultato, e quello è arrivato. A Padova il Perugia centra la quarta vittoria consecutiva esterna e rinforza le ambizioni nella corsa playoff. Discreta nel complesso anche la prestazione, anche se con qualche dubbio, tenuto conto che il Padova, anche se rilanciato dal mercato invernale e dalla vittoria di Spezia, non è apparso gran cosa. La squadra di Nesta ha avuto a disposizione spazi per colpire, ma ha sbagliato due clamorose occasioni con Verre e Sadiq nel primo tempo, e colpito una traversa con Han nella ripresa. Il Padova, di contro, è stato pericoloso solo sui calci piazzati (colpo di testa di nel primo tempo, tiro di controbalzo di Ravanelli nella ripresa, entrambi fuori di poco). A fronte di questa superiorità, il Perugia però non è riuscito a chiuderla e ha così tenuto in partita i veneti fino alla fine perché, oltre al mancato cinismo sotto porta, la squadra di Nesta ha scontato anche all’Euganeo la sua insufficiente fisicità. Così, quando il Padova ha alzato i ritmi agonistici (a fiammate nel primo tempo, con continuità dalla metà della ripresa, quando il Perugia si è compattato dietro) i grifoni sono andati un po’ in affanno, perdendo puntualmente contrasti e seconde palle. Nesta ha poi giustamente sottolineato, in negativo, anche troppi cali di concentrazione con palloni persi per leggerezza e anticipi subìti per eccesso di sufficienza. Tolti questi aspetti ormai “genetici”, il Perugia ha giocato a tratti anche bene e con personalità. Merito soprattutto di Carraro, regista di sostanza ed equilibrio, capace di far girare velocemente la squadra negli spazi lasciati dai patavini; e di Verre, che alla distanza è calato, ma finché ha giocato come sa, ha acceso la luce per tutti. Bene Han, autore del gol e della traversa, più manovriero del solito, anche se con qualche errore di troppo nelle ripartenze. Sadiq è rientrato dalla squalifica e ha dato un grosso contributo non solo in avanti, ma anche tenendo alta al squadra e aiutando sul nascere la fase difensiva. La difesa è promossa in blocco, con qualche tirata d’orecchio per Mazzocchi per due palle scioccamente perse al limite dell’area a inizio ripresa. Kingsley subentrato a Falzerano e Falasco a Rosi non hanno demeritato, anche se il terzino ha preso un’ammonizione evitabilissima. A centrocampo, Dragomir non ha dato il contributo atteso: il rumeno sembra oggettivamente un po’ in calo. La sosta di quindici giorni potrebbe aiutarlo, come anche consentire il recupero di Melchiorri, assolutamente indispensabile per tener sempre alta la squadra e vive le possibilità di segnare. Alla ripresa ci sarà al Curi il Livorno di Breda. Il “Normalizzatore” ha tirato fuori i labronici dai guai e tornerà in Umbria per continuare la serie positiva. Le soste quest’anno non hanno giovato al Perugia, ma i grifoni sanno che non è più il momento di disfare in casa la tela tessuta fuori. Mancano solo nove partite, la classifica torna ad accendere speranze di migliorare la posizione nella griglia degli spareggi. Pause accademiche, cali di tensione, leggerezze e approcci molli, d’ora in poi non sono ammessi.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia
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