Nasce la rubrica “Il Grifo in analisi”. Considerazioni a bocce ferme sul Perugia, una rivisitazione con tanto di valutazione critica e …clinica. Dopo Brescia ecco i primi musi lunghi…e l’equilibrio dove lo metto?

Alla prima sconfitta maturata dopo una prestazione poco brillante, c’è chi, emulando il Savonarola, frate domenicano del 1400, si è innalzato sul pulpito più alto e ha cominciato a criticare ogni cosa. Ma il Savonarola era un eretico oppure un santo? Rispondendo a questa domanda, è possibile comprendere il corretto modo di fare analisi? Fermo restando che una risposta definitiva non può esistere, perché ognuno, da ben prima che il ferrarese Savonarola mettesse piede a Firenze, vede le partite a modo suo, bisognerebbe mantenere equilibrio nei giudizi. A chi ha esaltato il Perugia dopo la grande vittoria contro il Frosinone, e che oggi, dopo la sconfitta di Brescia, è pronto a criticare la tenuta fisico-atletica dei calciatori, o la forza mentale della squadra, è bene rammentare che quella stessa squadra ha annichilito il Benevento, annientato l’Entella, sbaragliato il Pescara, mortificato il Parma, ridimensionato il Frosinone. E qui sorge un’altra domanda: la critica sulla sola base del risultato fa sempre bene? Anche in questo caso, la risposta è più semplice del previsto: sì, a patto che sia esaustiva, convincente, oggettiva. Allora si pensi alla partita di Brescia come ad una gara storta, non gestita benissimo dopo il vantaggio di Han, di quelle che possono capitare, soprattutto dopo un tour de force come quello affrontato nell’ultimo periodo. Un dispendio di energie psicofisiche che hanno portato la squadra ad essere leggermente meno brillante del solito. Da qui a parlare di tenuta mentale, preparazione inadeguata e quant’altro, ne passa di acqua sotto i ponti. L’equilibrio è alla base di ogni cosa, nel calcio, come nella vita. È bene mantenerlo per evitare inutili roghi, proprio come quello del Savonarola.

Raffaele Garinella- TifoGrifo.com