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Lo storia si ripete: finale di stagione come nel 1995 e 1996

Scritto da il 19/05/2017

bucchigaleone(ASI) Anche allora Verona e Salernitana co-protagoniste. Intanto godiamoci il quarto posto, ampiamente meritato.
Neanche il più inguaribile ottimista, a parte Bucchi, vero e proprio sensitivo, avrebbe potuto ipotizzare il suicidio sportivo del Cittadella a Chiavari. I veneti, sicuri del proprio potenziale, forse troppo aggiungiamo noi, sono stati annichiliti da avversari tagliati fuori da qualsiasi obiettivo. L’ Entella, così come aveva fatto il Latina contro il Perugia, ha onorato lo sport. E se i nerazzurri avevano tolto al Grifo quel quarto posto ampiamente meritato, l’Entella glielo ha restituito. La Salernitana, che ha fatto altrettanto, per rendere amara la serata dei tifosi del grifo, è uscita sconfitta dopo aver a lungo sfiorato un clamoroso 3-3. Corsi e ricorsi storici, invece, come potrebbe dire qualcuno. Nel ’96 il Perugia di Galeone, superando per 3-2 un Verona già promosso, conquistava la serie A. La storia si ripeterà? Lo scopriremo presto. Al momento ci sono diversi indizi, ma forse ancora pochi per fare una prova, in ogni caso significativi. Il Verona di Pecchia promosso in A, e la Salernitana, ultimo scoglio prima degli spareggi, due analogie come 21 anni fa! Bisogna precisare che nel ’96, quando ancora gli spareggi non facevano parte del regolamento, la Salernitana di Colomba contendeva al Grifo la promozione diretta. Detto questo, non possiamo ignorare il 3-2, punteggio che si è ripetuto, esattamente come ventuno anni fa. E che dire di Camplone, protagonista della promozione del ’96 ed impegnato proprio contro il Verona con il suo Cesena? Chiamiamole analogie, chiamiamole similitudini, o forse, solo sensazioni. Tornando alla partita del “dentro o fuori”: Alberto Brignoli è tornato umano, ed il suo errore di valutazione sul tiro di Coda avrebbe potuto compromettere l’andamento della partita. Ma al giovanotto scuola Juventus i tifosi hanno perdonato la topica. I suoi miracoli hanno permesso al Perugia di uscire indenne in parecchie occasioni, piuttosto importante la reazione per raggiungere il pareggio un minuto dopo con un missile terra-aria di Ricci. Di Carmine, salito a quota tredici reti nonostante le molte assenze per infortunio e Terrani, hanno poi blindato il quarto posto, nonostante Ronaldo, con un tiro scagliato dalla vicina Bastia, abbia tenuto in vita la Salernitana fino alla fine. Terrani, può essere il jolly vincente dei play off, ha freschezza atletica, qualità tecniche, forse troppa irruenza agonistica, ma può e deve ancora crescere. Abile nelle due fasi, ha tempi di inserimento ed ottima visione di gioco, lo ribadiamo: ha tutto per diventare determinante. Lo ha compreso anche Bucchi, che per ora ha riportato in panchina Guberti. Un gruppo coeso, come Bucchi ha preteso e modellato a sua immagine e somiglianza, difeso anche quando un avvocato bravo, come Perry Mason, avrebbe dovuto arrendersi. La compattezza dell’ambiente è un altro punto di forza , avversari avvisati. Anche la storia è dalla parte del grifo, ma nessuno si senta al sicuro prima del tempo, gli avvenimenti non si prevedono, piuttosto si vivono giorno dopo giorno. E i prossimi saranno ancora giorni intensi, di emozioni vere.

Raffaele Garinella – TifoGrifo.com

Scritto da
il 19/05/2017.
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