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Lanciano Perugia 1-1, un punto di ripartenza

Scritto da il 18/10/2014

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L’emergenza era piena. E la settimana non era stata delle più tranquille, per le note vicende che hanno riguardato Goretti. Il pareggio a Lanciano, contro una squadra che gioca, verticalizza, tira e mette talenti in campo, è da prendere come cosa molto positiva. Oggi il risultato positivo ha il significato rassicurante di trasformare momenti difficili in energie positive, in attesa che il Perugia recuperi i tanti assenti e possa tornare a fare il proprio gioco. Quello che oggi non si è visto. Assente giustificato, però, perché Camplone davvero aveva i giocatori contati e molti ruoli fondamentali scoperti, in primis quello della regia a centrocampo. Camplone ha schierato un 4/3/3 apparentemente rischioso, in realtà quasi obbligato. Le tre punte e i due esterni Del

Prete e Vinicius dovevano tener impegnato il Lanciano lontano dall’area perugina. Ma il Grifo nel primo tempo non è riuscito a costruire il gioco, a ripartire e così il Lanciano ha potuto dare continuità ai propri attacchi. E gli abruzzesi sono tipi cui non bisogna dare troppa confidenza là davanti. Le occasioni da gol si sono sprecate, col Perugia incapace di organizzare idee e valide contromosse. Cosi, che la prima frazione sia finita a reti inviolate è sembrato a tutti un fatto del tutto casuale. Ancor più casuale, perciò, è apparso il vantaggio del Perugia ad inizio ripresa. Anche se l’ingresso di Perea (autore del punto) al posto di Rabusic ha dato più peso e consistenza all’attacco umbro perché, almeno, qualche palla veniva tenuta in avanti senza perderla subito. Anche Fazzi, schierato in prima linea al posto dell’evanescente Falcinelli, ha aiutato a legare meglio i reparti. Effetti visibili a inizio secondo tempo, poi pian piano svaniti. Eppure decisivi per dar modo al Perugia di segnare praticamente nell’unica occasione costruita. Il Lanciano non si è scomposto, ha continuato a costruire gioco e occasioni ma, per uno dei paradossi che il calcio talvolta propone, ha pareggiato solo su un rigore, per di più dubbio e causato da un’uscita intempestiva di Provedel su Gatto. Il portiere biancorosso è arrivato fino al limite dell’area, in posizione non centrale e con Del Prete che ancora marcava stretto l’attaccante lancianese: così, per la seconda partita consecutiva, il Perugia ha preso gol su un errore del proprio portiere. Dopo l’1-1 il Perugia ha solo continuato a resistere e buttar via la palla. C’è da chiedersi se, anche nella situazione di emergenza data, non si potesse fare di meglio. E c’è da sperare che si interrompa la serie degli infortuni a raffica (a Lanciano, Del Prete è uscito per uno scontro con Provedel in occasione dell’azione del rigore). Oggi, intanto, a dimostrazione del fatto che i ragazzi di Camplone hanno sofferto molto, si devono registrare ben sei ammonizioni, con l’arbitro che è comunque sembrato molto rigido con i biancorossi, un po’ meno con i lancianesi. Anche per questo, il pareggio è tanto fortunato quanto d’oro. E sarà importante se non sarà solo un risultato fine a se stesso, ma sarà trasformato da tutto l’ambiente in un punto di partenza sotto il profilo dell’autostima e della sicurezza nei propri mezzi. In attesa che tutti, o molti, tornino disponibili per essere schierati in campo.

Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia

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il 18/10/2014.
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