La Sir Conad batte Monza e le provocazioni con un 3-0 senza discussione. Da martedì super semifinale con Modena

Come vincere due volte. È quello che è riuscito alla Sir Safety Conad Perugia, che con il 3-0 alla Vero Volley Monza (parziali: 25-22; 25-22; 25:17) ha chiuso perentoriamente il discorso, dimostrando la sua indiscutibile superiorità. I Block Devils, reduci dalla cocente eliminazione dalla Champions, hanno dovuto battere sia un avversario comunque tecnicamente valido sia le provocazioni pressoché continue di esso (questa la testimonianza fornita da alcuni addetti ai lavori ai nostri microfoni) che si sono succedute un po’ in tutta la serie. Alla fine ha vinto la squadra più forte, che ha avuto più voglia e determinazione nel centrare l’obiettivo del passaggio del turno: Monza invece torna mestamente a casa avendo riportato una netta batosta sia sul piano tecnico che su quello dell’immagine, rovinando in un certo senso quanto di buono fatto nell’annata. Da martedì si ricomincia: parte una semifinale, al meglio delle 5 gare, contro Modena che promette ancora più scintille

I numeri Bisogna parlare di pallavolo giocata perché questa è la vera essenza dello sport. La superiorità è stata indiscutibile in tutti i fondamentali: la battuta è entrata nel migliore dei modi (11 ace vs 5) cosi come il muro (7 vs 4). Soltanto in attacco c’è stato un po’ più di equilibrio (48% vs 45%). La palma di migliore in campo se la merita Aleksandar Atanasijevic, che fa la differenza con 11 punti (1 muro) e manterrà una calma quasi invidiabile nonostante i problemi che incontrerà durante e, soprattutto, dopo la gara.

Cronaca L’avvio sembra promettere non particolarmente bene, con il servizio di Plotnytskyi che sorprende la ricezione dei bianconeri (0-1). Quello successivo non è preciso (1-1) e il turno di Podrascanin si rivelerà importantissimo nell’economia del primo set. Il serbo apre con l’ace del 2-1, poi il connazionale Atanasijevic mura per il 3-1. Il Potke fa ancora centro dai nove metri (5-1) e Dzavoronok manda fuori in contrattacco (6-1). I brianzoli si innervosiscono e Yosifov non è preciso da seconda linea, regalando a Perugia il massimo vantaggio (11-2). Pippo Lanza non sembra in una delle serate migliori, non concretizzando un paio di azioni offensive apparentemente agevoli (15-10) e la murata presa in faccia da Santi Orduna fa suonare il campanello d’allarme (18-15). Plotnytskyi accorcia ancora (18-16) e Bernardi decide di correre ai ripari inserendo Berger al posto dell’ex Trento. Monza sbaglia in attacco con Orduna e Ghafour (22-18) e l’ace di Berger sembrano mettere in ghiaccio questo primo gioco (23-18). Un altro dei neo entrati, Gianluca Galassi, mette i Block Devils in condizione di usufruire di ben cinque palle set (24-19). Gli uomini di Soli ne annullano tre e ci pensa Ricci a murare Ghafour.

Si torna in campo con gli ospiti che riescono a rimanere in contatto solo nelle primissime battute (9-7), poi Dzavoronok è ancora impreciso (10-7). Leon azzecca finalmente un ace, quello del 13-9,  e questo divario si protrarrà per quasi tutto questo set intermedio. Questo però non vuol dire che non possa esserci il classico finale thrilling. La battuta di Orduna, che termina prima sul nastro e poi in campo ne è un chiaro segno premonitore (21-19). Monza, con due bombe consecutivi di Plotnytskyi, riacciuffa la parità (22-22), ma a scacciare gli incubi sono Leon, con la pipe del 23-22, Hoag, appena entrato, con l’ace del 24-22, e Ricci, monumentale a muro su Plotnytskyi.

C’è da chiudere i giochi nel più breve tempo possibile e Perugia spinge subito sull’acceleratore. Bata e Leon fanno male dai nove metri (6-2) e il colpo in diagonale del serbo mette Monza a distanza di sicurezza (14-9). Solo qualche piccola apprensione quando Magnum viene murato (15-12), ma è tutto inutile: Ricci e un Berger completamente recuperato si divertono a mettere a segno ace pesanti (19-12). De Cecco mura Dzavoronok e chiude le ostilità. A rovinare parzialmente una festa sacrosanta il vergognoso episodio finale: dalle testimonianze raccolte a fine partita si parla di uno sputo, da più parti (anche autorevoli) confermato, di Orduna rifilato ad Atanasijevic nel corso dei saluti finali, con il palleggiatore ospite letteralmente “salvato” dagli steward mentre il pubblico inveiva comprensibilmente verso di lui. Si spera, qualora il deprecabile gesto fosse confermato, che chi di dovere abbia visto e sanzioni in maniera decisa il giocatore.

Scritto da Redazione
il 13/04/2019.
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