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Il Premio Basigli porta fortuna!

Scritto da il 02/09/2014

BisbylandiaSettimana scorsa, nella vostra rubrica preferita:

“Verre è in B di passaggio. Per me è di altra categoria e, soprattutto, vince il premio Basigli “scegli un beniamino dopo un paio di partite” (albo d’oro: 2012 Fabinho, 2013 Conti)”.

Alla luce di quanto accaduto venerdì contro il Bologna, con una prestazione maiuscola ed una rete decisiva (la sua prima marcatura nei campionati professionistici), cosa ne consegue?

Semplice: che il premio Basigli porta un gran “culo”!!!

Scherzi a parte, bentrovati sulle pagine del Bisbylandia ma soprattutto… bentornati in serie B.

E che rientro!

Il Grifo artiglia il Bologna dopo una partita ben giocata, molto ben giocata. Verre e Falcinelli mettono il timbro a quella che è stata una dimostrazione di superiorità biancorossa per 75 minuti su 90, e questo è il dato oggettivo. Il Perugia prevale per 2 a 1 come nel 1995-96, quando, sotto la guida di Galeone, Allegri e Negri con una splendida rovesciata a ruzzola (che ancora oggi non ho capito come ha fatto a farla) regalarono il successo ai Grifoni.

Quell’anno, detto per inciso, si andò in serie A. Ok, freniamo.

Freniamo perché il valore della partita di venerdì è ancora molto enigmatico: sempre difficile, specie ad inizio campionato, dire dove arrivino i meriti dell’uno e dove inizino i demeriti dell’altro. Il Perugia è stato senza dubbio molto propositivo, ha governato la partita senza mai cedere il pallino del gioco, se non nei primissimi minuti del secondo tempo. Il Perugia è una delle poche squadre nelle quali vedi il marchio di un gioco, ed anche domenica questo è accaduto nonostante l’11 iniziale fosse rinnovato per 10 undicesimi, fattore che non può che evidenziare la bravura di Mister Camplone nell’assemblaggio della nuova squadra e della trasmissione di una adeguata mentalità.

Se il Grifo ha dominato sul piano del gioco è anche vero che, pur facendo praticamente nulla, il Bologna ha avuto un paio di occasioni per sbloccare la partita. Da qui ad arrivare a dire, come ha fatto l’allenatore dei felsinei Lopez, che la sua squadra ha giocato bene ce ne corre (ma corre tanto, più di Usain Bolt). Magari! Se han giocato bene loro, che giochino tutti così bene contro di noi…

A me è sembrato invece abbiano offerto una prestazione piuttosto deludente, specie in fase di proposizione: l’unico schema di attacco era lo scarico sull’esterno ed il taglio di Cacia.

Si sono difesi ordinatamente dietro la linea della palla, questo sì, però non mi sembra che ciò costituisca in toto il concetto di giocare bene. Serve anche altro, ecco.

Proprio per l’atteggiamento del Bologna, tornando al Perugia, nel primo tempo alla fin fine il predominio territoriale dei biancorossi è stato abbastanza sterile, dato è mancata la verticalizzazione finale, ma l’idea di gioco di base sembra già essere transitata verso i Grifoni e loro stessi sembrano davvero vogliosi e pronti nel farsi trovare pronti e partecipi.

Ci ancora molte cose da aggiustare, ma con la crescita di condizione dei singoli Grifoni molte sbavature dovrebbero perdere di peso. Giacomazzi e Taddei (a scriverlo quasi ne ho timore reverenziale dato lo spessore tecnico ed umano dei due) hanno commesso alcuni errori e devono migliorare nei rispettivi ruoli, ma l’uruguagio è giunto a Perugia da un paio di settimane e sembra aver già trovato l’intesa con i compagni di reparto, mentre Taddei sta svolgendo un ruolo che forse, col rientro di Fossati, dovrebbe un po’ cambiare.

Nella critica, relativa, è necessario comunque tenere conto che i due sudamericani “trapiantati” in Italia svolgono ruoli di grande visibilità, essendo Giacomazzi l’ultimo baluardo e Taddei il catalizzatore dei palloni in fase di impostazione.

Particolare importanza ha, a mio avviso, il gol di Falcinelli: una punta vive per il gol ed in cadetteria il bomber biancorosso ha, finora, vivacchiato. Questo è l’anno del dentro o fuori, in cui si misureranno le ambizioni del ragazzo. Capisco che il peso delle responsabilità sia importante, ma la vita le occasioni te le offre al volo (ed è restia a farlo due volte), ed al volo quindi è necessario coglierle. La girata sull’assist di Parigini è stata davvero bella, ed il lavoro svolto importante.

Sull’attacco va fatta una piccola annotazione: tra Feralpisalò, Spezia e Bologna, la coppia Rabusic- Falcinelli non ha mai incantato (né segnato) giocando assieme. L’uscita dell’uno o dell’altro ha coinciso con la rete del “superstite”. Può esserci un problema di convivenza o affinando l’intesa salirà il rendimento della coppia? Il futuro ci dirà, anche se il presente ha già urlato che Parigini è un fattore importantissimo, in grado di cambiare le partite, con il suo ingresso, in maniera tanto violenta quanto immediata. Timido come Rocco Siffredi con una donna, finora ogni volta che è subentrato si è preso un bonus, con un assist o un gol. E se continua così… Complimenti a Goretti & C. per aver individuato un elemento di questo tipo.

In definitiva il viaggio è iniziato nel migliore dei modi, ma bisogna tenere conto che le crociere della Serie B sono sempre lunghe e pericolose, quindi tanta attenzione ad ogni partita e nervi saldi quando ci saranno degli intoppi, perché sarà allora che si misurerà la forza del gruppo e, perché no?, dell’ambiente.

Perugia ed il Perugia sanno cosa c’è voluto per tornare a questi livelli: lo spettacolo è appena (ri)cominciato.

Federico Basigli – TifoGrifo.com

Scritto da
il 02/09/2014.
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