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Il Perugia e le insidie del 2014

Scritto da il 30/12/2013

PerugiaGubbio-4Perugia  30/12/2013  – Scrutando i pianeti, impazzano, in Tv e sui giornali, le previsioni su quello che potrà accadere nel 2014. Per paura di smarrirmi nell’universo dove ruotano i pianeti, cerco, più modestamente, guidato semplicemente dal buon senso e dall’esperienza, qualche considerazione sul prossimo futuro.
Il Perugia – è arcinoto – da qualche settimane guida la classifica del girone B della prima divisione. Una posizione conquistata con una crescita lenta ma progressiva. Ha sventato, con autorevolezza, appena qualche giorno fa, con un meritatissimo pareggio, il primo insidioso attacco di un avversario, forte ed ambizioso, distaccato di soli due punti, qual è il Frosinone. Ora tutti si chiedono: riusciranno i grifoni, che hanno chiuso alla grande il girone d’andata, a mantenere la stessa posizione anche alla fine del campionato? Alla domanda, più che legittima, nessuno è in grado di rispondere con un sì o con un no. Allora provo a fare qualche considerazione immaginando gli scenari della seconda parte del campionato, partendo da un’altra domanda: il Perugia è veramente la squadra più forte di questo campionato come sembra dire in questo momento la classifica? L’organico di cui può disporre Andrea Camplone, messo a disposizione da Goretti e Santopadre, è sicuramente di prim’ordine. Non solo, la squadra, così come ha dimostrato in queste prime 16 partite, seppure con qualche fisiologica incertezza, è forte in tutti i reparti. Se proprio si vuole trovare il tallone d’Achille, manca un terzino sinistro, sicuro nel rendimento. Il tecnico può disporre di quindici titolari che finora ha saputo utilizzare al meglio con un saggio turnover. Se non ci saranno eventi straordinari, il rendimento dovrebbe tenere fino alla conclusione del campionato. Sul mercato che si aprirà a gennaio è, quindi, inutile andarci? No. Prima di tutto per coprire quel “buco” e poi per avere qualche altra alternativa in difesa e in attacco. Il mercato, però – e qui sta la prima insidia – ci sarà anche per tutte le altre società. In un campionato che, almeno finora, ha dimostrato un sostanziale equilibrio, come si evince dal fatto che sei squadre sono state, per qualche settimana, al vertice della classifica, l’acquisto di uno o più giocatori, può modificare, e anche di molto, questo equilibrio.
La seconda insidia è la quasi “naturale” conseguenza dello sciagurato regolamento che, non a caso, ho battezzato “porcellum sportivo” che, come si sa, non prevede retrocessioni. E, allora, come si comporteranno le squadre che, per tante e diverse ragioni, non saranno in grado di lottare per la promozione? Daranno sempre il massimo, e con la migliore formazione, come impongono i principi sportivi, o giocheranno con qualche sospetta disattenzione non avendo niente da perdere? E, semmai, qualcosa da guadagnare? Sono interrogativi che pesano enormemente sulla regolarità del campionato. E sulla regolarità del campionato pesano anche le sconcertanti vicende di squadre come l’Ascoli e la Nocerina.
La società marchigiana, già con tre punti di penalizzazione ( ma che senso hanno le penalizzazioni se non ci sono le retrocessioni?) è, di fatto, fallita, come ha dichiarato lo stesso presidente, ma continua a giocare e non si sanno le possibili future conseguenze. Per quanto riguarda la Nocerina, prossima avversaria del Perugia, al “Curi” il 5 gennaio, ci sono gli strascichi della famosa partita (non)giocata contro la Salernitana il 10 novembre scorso. La partita è sta sospesa perché la squadra, con una penosa sceneggiata, era rimasta in sei dopo 19’ per gli “infortuni” inventati dai giocatori che prima della gara erano stati minacciati dai loro ultrà che non volevano che disputassero la partita. Il giudice sportivo ha dato la sconfitta a tavolino e assegnato i tre punti alla Salernitana. Venerdì scorso un’altra puntata: la procura della Figc ha deferito alla Disciplinare la Nocerina e i suoi 17 tesserati, di cui 11 sono calciatori. L’accusa è quella di illecito sportivo per violazione dell’art. 7 del Codice di Giustizia sportiva e con l’aggiunta delle aggravanti, per la pluralità di illeciti, la pena può arrivare fino a tre anni. In quella occasione vennero denunciati, dalla polizia, alla procura della Repubblica, 22 ultrà per violenza privata aggravata. Delle due l’una: o c’è stata la violenza, come sostiene la polizia, per cui i giocatori, e tutti i dirigenti, sono stati costretti a fare quello che hanno fatto per paura delle minacce, ed allora la giustizia sportiva non può non tenere conto del contesto in cui tutto ciò è avvenuto; oppure le minacce non erano serie e allora ha sbagliato la polizia a fare le denunce. Quello che, intanto, bisognerebbe fare, prima possibile, è ripetere la partita. Cosa che peraltro avevo detto il giorno successivo. Prima di tutto per non darla vinta ai violenti e, poi, perché è inaccettabile assegnare i tre punti alla Salernitana, per una partita non portata a termine per un illecito, come sostiene la Procura della Figc. E quando saranno squalificati gli undici giocatori della Nocerina, il proseguo del campionato con chi lo farà la squadra campana? E sarà tutto regolare? Insomma interrogativi inquietanti che allungano ombre sul campionato. E c’è anche da dire che le decisioni fin qui prese dai vari organi della giustizia sportiva, sembra vogliano significare che a decidere se giocare o meno, se vincere o perdere, non lo decideranno solo i giocatori in campo, ma lo potranno decidere, volendo, anche i delinquenti, seppure camuffati da ultrà.

Fortunato Vinci – Tifogrifo Web Radio Tv Perugia

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il 30/12/2013.
Registrato sotto PERUGIA CALCIO, Primo Piano, SPECIALI.

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