Il Grifo in analisi-la leonessa sbrana i biancorossi.
Scritto da Raffaele Garinella il 20/01/2019
Se la difesa è,-almeno per il momento-, il tallone d’Achille della squadra, l’attacco ha le polveri bagnate e spara a salve. Il Brescia è giunto in Umbria con le idee cristalline. Doveva fare la partita, e l’ha fatta. È passato in vantaggio, ha controllato senza affanni, ed ha sferrato il gancio del KO.
Il Perugia ha tentato,-in maniera piuttosto sterile-, di rendersi pericoloso, senza dare mai l’impressione di poter recuperare la gara. La difesa, dicevamo, ha lasciato parecchio a desiderare. Ngawa è incappato in una giornata negativa, ed ha lasciato il campo durante l’intervallo.
I compagni di reparto non hanno certo ricordato i vari Gentile, Scirea e Cabrini. Molte incertezze, parecchie incomprensioni, hanno permesso al Brescia di affondare il colpo con disarmante facilità.
Anche in avanti le cose non sono andate bene. L’assenza di Melchiorri pesa come un macigno. Vido es il nuovo arrivato Sadiq hanno giocato lontano dall’area di rigore. È mancata la profondità, e non solo.
Sadiq è bravo, questo è fuori discussione, ma non è ancora certo se il suo apporto sarà superiore a quello di Bianchimano. In alcune movenze,-ma sono in poche-, ha ricordato Marcelo Zalayeta. Nei numeri ci auguriamo possa fare meglio rispetto alla pantera dell’Uruguay, che concluse l’esperienza in Umbria con cinque presenze e zero reti.
Marco Negri, Cornacchini, Bazzani, lo stesso Di Carmine, senza andare troppo indietro nel tempo, erano attaccanti capaci di fare la differenza. Rapaci d’area di rigore in grado di trasformare in oro ogni pallone toccato. A Perugia manca anche quel tipo di calciatore. Il Brescia ha semplicemente controllato e tenuto lontano dalla porta Vido e Sadiq per trascorrere un pomeriggio sereno nonostante l’umidità. Al resto hanno pensato Torregrossa e Donnarumma. La differenza,-è inutile girarci attorno, la fanno i goleador.
Nelle ultime due partite sono state incassate sei reti. Un passivo pesante, considerando anche le zero realizzate. Qualcosa da sistemare c’è, ed è questo il momento di battere il ferro caldo. Non basterà il solo Martella, ammesso che arrivi. Servirà qualcosa in più. Tutto è ancora da fare, la zona playoff è lì, e se si vuole evitare di incappare in una stagione anonima, bisognerà intervenire tempestivamente.
I soli Sadiq, Falzerano, ed eventualmente Martella, non possono bastare.
Raffaele Garinella – TifoGrifo.com