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“Il Grifo in analisi”, considerazioni a bocce ferme sul Perugia

Scritto da il 09/10/2017


“Il Grifo in analisi”, considerazioni a bocce ferme sul Perugia, una rivisitazione con tanto di valutazione critica e …clinica. Come interpretare i cinque schiaffi rimediati dalla Pro Vercelli? Freud o Jung possono aiutare Giunti?

Quali comportamenti sfuggiti alla ragione, avrebbero condotto il Perugia ad una simile umiliazione? Freud avrebbe trovato risposta attraverso l’ipnosi. Probabilmente avrebbe parlato di isteria, dove il Perugia, assente ingiustificato sul campo, avrebbe utilizzato la reazione certo non razionale per comunicare uno stato emotivo estremamente negativo. Il padre della psicoanalisi difficilmente avrebbe spiegato i cinque gol incassati da una Pro Vercelli brava, ma pur sempre giovane e qualitativamente meno qualificata. Volendo per un attimo mettere da parte Freud e l’isteria, si potrebbe parlare di impulsività, come tendenza a rispondere rapidamente ad uno stimolo, attraverso una condotta irresistibile. Passando a Jung, l’impulsività dipende dal fatto che le funzioni dell’intuire e del percepire siano predominanti su quelle del sentire e del pensare. Traducendo, il Perugia raggiunto faticosamente il pareggio ha avuto la sensazione di poter vincere. Sensazione sbagliata, soprattutto in un campionato come la serie B dove conta tantissimo la continuità. Gli errori di Brescia evidentemente sono serviti a poco; della giornata nata storta lo si è capito alla svelta ed ora è necessario alleggerire i pesanti strascichi che condizionano la squadra, apparsa nervosa, tesa come una corda di violino, e in difficoltà nel trovare anche le giocate più semplici. E qui sorge una domanda alla quale bisogna provare a rispondere? Se la personalità di questo Grifo è “impulsiva”, può presentare anche tratti di dipendenza? In buona sostanza è una compagine Han-dipendente? Vero è che il nordcoreano è arma assai preziosa nello scacchiere tattico di Giunti, ma altrettanto vero è che non è mai il singolo a vincere o a perdere le partite, ma è l’intera squadra. Han è importante ma il Perugia non dipende solo da lui , fosse così sarebbe una vera jattura, perché a vincere le partite da solo riusciva, e raramente, ai grandissimi del calcio di tutti i tempi, al massimo dieci, Pelé, Maradona e Cruyff compresi. Al momento, il dato certo è che il Grifo sembra affetto da bipolarismo, in cui fasi maniacali si alternano a fasi depressive. Manca l’equilibrio che consente di affrontare allo stesso modo Frosinone e Pro Vercelli, Parma e Brescia. Toccherà a Giunti, trovare il bandolo della matassa, al quale vale la pena ricordare che, a differenza del suo predecessore, ha a disposizione una rosa molto più completa ed estremamente competitiva. Non è poco poter disporre di due giocatori per ruolo. Sia dunque Giunti a sostituirsi a Freud e Jung, sia lui ad analizzare la squadra e a trovare la giusta terapia.

Raffaele Garinella- TifoGrifo.com

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il 09/10/2017.
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