“Il Grifo in analisi”, considerazioni a bocce ferme sul Perugia, una rivisitazione con tanto di valutazione critica e …clinica.
Scritto da Raffaele Garinella il 22/10/2017
Giunti o non Giunti, ecco i problemi della squadra.
Una squadra che riesce nell’impresa di subire una rete dopo poco più di un minuto dall’inizio della partita, sicuramente ha un problema di concentrazione. Se poi a segnare, per di più con un colpo di ginocchio, è un difensore che da tempo aveva perduto confidenza con il gol, vuol dire che sono tante, troppe, le cose da analizzare. L’analisi serve a questo, a comprendere le motivazioni che portano il singolo o il gruppo a non rendere secondo le attese. In analisi non si ricercano colpe, tantomeno colpevoli, ma strade da intraprendere per uscire fuori da una ingarbugliata situazione. Giunti, come Dante quindi, si è ritrovato, nel bel mezzo di un cammin, tutto sommato positivo, precisamente dopo la vittoria contro il Frosinone, in una selva oscura, senza riuscire a comprenderne i motivi. Purtroppo per lui, a differenza del sommo poeta, non ci sarà una guida come Virgilio a tirarlo fuori dai guai. Dovrà farlo da solo ed alla svelta, altrimenti le speranze di rimanere saldo in panchina si affievoliranno sempre più, soprattutto adesso che all’orizzonte si stanno materializzando tre fiere, i cui volti appaiono simili a quelli di Stellone, Oddo e Cosmi. Altrettanto dovrà fare la squadra, chiamata ad una prova convincente martedì contro il Cesena. Non inganni la posizione in classifica dei romagnoli, per tutta una serie di motivazioni. Primo, alla guida dei bianconeri c’è Castori, da sempre un allenatore ostico per il Grifo; secondo, il Cesena è riuscito a recuperare il doppio svantaggio contro il Foggia, e terzo, questo Perugia ha già dimostrato di essere capace di risollevare il morale delle avversarie in difficoltà. Così è stato, prima della partita in Liguria, per Brescia, Pro Vercelli e Foggia. È lapalissiano che non basterà vincere e convincere contro il Cesena, ma anche da Cremona non bisognerà tornare a mani vuote, altrimenti si saranno emulati i gamberi, con un passo avanti e due indietro. Nelle ultime quattro gare sono state incassate tredici reti, troppe per una squadra partita con ambizioni di vertice. Se è vero che davanti non corrono, è altrettanto vero che dietro non rallentano e la classifica comincia a farsi preoccupante. John Kennedy diceva che se scritta in cinese, la parola “crisi”, si compone di due caratteri. Uno rappresenta il pericolo, l’altro, l’opportunità. Se è vero che tutti, a cominciare da Giunti, sono in discussione, è altrettanto vero che tutti hanno un’opportunità da sfruttare. In tempi brevi, questione di ore, più che di giorni.
Raffaele Garinella- TifoGrifo.com