“Il Grifo in analisi”, considerazioni a bocce ferme sul Perugia, una rivisitazione con tanto di valutazione critica e …clinica.
Scritto da Raffaele Garinella il 10/12/2017Buonaiuto determinante e Cerri sempre più protagonista: l’attaccante si conferma uomo assist. Calerà il poker contro il Bari?
Due indizi rappresentano una coincidenza ma tre indizi fanno una prova. Il Perugia trova ancora, in zona Cesarini, linfa vitale per irrobustire la sua classifica. Ma soffermarsi solo sul pareggio vorrebbe dire sminuire la prestazione della squadra che avrebbe meritato la vittoria. L’1-1 è il risultato minimo che doveva essere raccolto per quanto di buono si è visto in campo. Breda è stato bravo a raccogliere i cocci di una squadra spaccata e confusa e a ricomporli con pazienza e tenacia rimettendo ogni singolo pezzo al suo posto. Se si toglie la modesta prestazione di Venezia, il Perugia “Brediano” è squadra compatta e difficile da superare. Cosa importante è che, a differenza del periodo di vacche magrissime, quello attuale riesce, quando è in svantaggio a recuperare. Così a Terni come a Salerno, il Perugia ha lottato fino all’ultimo istante. Bravo il tecnico a leggere la partita. Gli infortuni hanno privato la squadra dell’apporto di Zanon prima e di Falco poi. Senza dimenticare Di Carmine, stoicamente rimasto in campo, nonostante il ruvido scontro con il portiere Radunovic. Impatto che avrebbe mandato ko un bisonte ma non il centravanti fiorentino. Cerri, si è confermato bravo nelle due fasi, in quella di possesso e in quella difensiva, nonché nel ruolo di uomo assist illuminando la scena con un’altra chicca questa volta raccolta da Buonaiuto, che ha fatto venire in mente i lampi di Miccoli. È stato straordinario l’ex pupillo di Bucchi quando con un colpo di testa ha scacciato via malumori e fantasmi di una sconfitta che sarebbe stata a dir poco immeritata. Una predominanza territoriale che avrebbe potuto portare tre punti ma che ne ha portato uno solo, meritatissimo. La serie B è difficile, ogni avversario è duro e nasconde insidie. L’Ascoli prima, la Salernitana poi, lo hanno ampiamente dimostrato, ma è già tempo di pensare al Bari. Proprio i galletti, c’è da giurarci arriveranno al Curi con l’intenzione di alzare la cresta e tentare il colpo.. Grosso. Il self control di Breda basterà? O Albertone Cerri dovrà prevedere il poker?
Raffaele Garinella-TifoGrifo.com