Il Grifo in analisi. Caro Perugia, a Salerno è mancata solo la buona sorte. Il Grifo ha sfornato la migliore prestazione della stagione. A Verona per evitare di inciampare nuovamente negli ex.
Scritto da Raffaele Garinella il 22/10/2018
Il Perugia di Salerno è stato, senza dubbio alcuno, il più bello della stagione.
La malasorte, mai come capitato all’Arechi, ha fatto la differenza.
I biancorossi hanno avuto almeno tre nitide occasioni per far pendere la bilancia completamente dalla loro parte. Nel migliore momento dell’incontro hanno dovuto rinunciare, quasi contemporaneamente, a Kingsley, Vido e Felicioli. Al resto ci ha pensato Gabriel, con una “papera” che non fa parte del suo bagaglio tecnico. Anche i grandi possono inciampare, siamo certi che sin dalla gara di Verona il portiere brasiliano tornerà a strabiliare, proprio come sempre ha fatto in carriera.
La squadra è piaciuta, e se proprio volessimo trovare un pelo nell’uovo, dovremmo chiamare in causa Mattia Mustacchio. L’ex Pro Vercelli ha palesato alcuni limiti nell’interpretazione del ruolo di seconda punta. È un calciatore dotato di corsa, forza di volontà e spirito di sacrificio, tutte nobili qualità.
Notevoli e lodevoli, nulla da eccepire, come la generosità e l’altruismo. Per giocare lì davanti, e, soprattutto, convincere, avrebbe però bisogno di maggiore cattiveria e precisione. Quella che è mancata, per citare un esempio, non soltanto di fronte a Micai, ma anche nell’occasione dell’assist a Kouan, apparso leggermente lungo.
Non è detto che lo straordinario Vido, un calciatore destinato alla serie A, non se ne torni in attacco. Sulla linea dei trequartisti,-dove ha dimostrato di poterci stare alla grande-, sembra sacrificato. O meglio, a risultare penalizzato è il suo fiuto per il gol.
In quella posizione ci sono Terrani e Dragomir, ieri infortunato, ma per Verona,-si spera-, abile ed arruolabile. Una soluzione che sicuramente Nesta terrà da conto.
Il centrocampo è piaciuto, soprattutto fino a quando Kingsley è rimasto in campo. Verre ha sfornito una pregevole prestazione in cabina di regia, dirigendo la squadra e dettando i tempi come un navigato direttore d’orchestra. Peccato per l’occasione dell’ipotetico 2-2, ma i gol, anche per lui, arriveranno.
Moscati è apparso in netta ripresa, e se Nesta riuscirà a trovare gli equilibri nella zona nevralgica del campo, le prestazioni della squadra saranno destinate ad un crescita continua e costante.
È importante lasciarsi alle spalle la malasorte, sperando in migliori fortune nella città di Romeo e Giulietta, da quest’anno anche di Di Carmine, Colombatto e Gustafson. Ex che possono far male, dunque occhi aperti.
Con gli ex il Perugia ha già pagato abbastanza, vero Colantuono?
Raffaele Garinella-TifoGrifo.com