TifoGrifo.com: Web Radio Tv Perugia, calcio, sport, sito, giornale,news

Il Grifo in analisi. A Cosenza primo crocevia della stagione. Vincere per evitare di finire come Cappuccetto Rosso.

Scritto da il 27/09/2018

 

 

Quando le cose non vanno bene si cerca sempre un capro espiatorio, un imputato da accusare, un colpevole da condannare. Nesta è stato considerato da tanti,- basta leggere i vari commenti sui social network-, il vero artefice di questa mini-crisi. L’allenatore ha delle responsabilità, la più importante riguarda l’identità di squadra, non ancora pienamente definita, ma non può essere considerato l’unico e solo responsabile.

 

Dopo quattro gare non siamo ancora riusciti a comprendere il vero volto del Perugia. È forse quello ammirato contro l’Ascoli, capace di imporre il proprio ritmo, di pressare per tutto l’arco dell’incontro, o quello della duplice disfatta contro Palermo e Carpi, apparso lento, compassato, a tratti abulico?

Probabilmente non lo ha compreso neanche Nesta, alle prese con la prima vera burrasca della sua nuova carriera. Le sconfitte della scorsa stagione,-contro Empoli e Venezia-, non hanno mai fatto testo. Le responsabilità dell’imbarcata in Laguna, ed il prematuro addio agli spareggi promozione, sono state attribuite ad un Grifo dalla mentalità “Brediana”, troppo “normalizzato”, ormai scarico.

Nesta,- fu detto all’epoca-, è stato chiamato per dare la scossa, paragonato ad un defibrillatore con il fine ultimo di rianimare un Grifo inerme. Andò male, molto male.

 

 

Breda e il suo ricordo non ci sono più, così come quella squadra, quella rosa, a parte Bianco, Leali, Mustacchio e Kouan. Le problematiche non sono svanite, tutt’altro. A Nesta si chiede di ricercare nuove soluzioni tattiche, di infondere certezze, di recuperare quei calciatori sottotono come Verre e Moscati. L’allenatore conosce meglio di chiunque altro le condizioni dei propri calciatori, e se ha optato per determinate scelte, avrà avuto le sue ragioni.

Nonostante questo importante aspetto, ci sia consentita qualche domanda. Verre è stato acquistato per fare il… Verre, abile nell’interpretare il ruolo di mezzala come pochi altri in categoria. Come mai è stato impiegato nell’insolito ruolo di regista? È vero, il calciatore ha doti tecniche notevoli, può giocare in qualsiasi ruolo, ma come vice Bianco non è stato forse acquistato Bordin?

Se Vido non è al top, perché schierare Kingsley, un centrocampista, in attacco, e non un attaccante puro come Bianchimano?

Castori sarà pur bravo, esperto, carismatico, ma il suo modo di giocare, di abbassare i ritmi per poi colpire in contropiede, è noto. Se il Perugia avesse imposto il proprio gioco, gli emiliani sarebbero finiti come l’Ascoli. L’errore dal dischetto di Moscati non ha facilitato le cose. Il calcio vive di episodi, ma bisogna essere tranquilli per farli girare dalla propria parte.

Il Perugia che affronterà il Cosenza è atteso ad un pericoloso banco di prova, al primo crocevia della stagione. Solo imponendo il proprio ritmo, facendo la partita, giocando senza paura, uscirà indenne dalle fauci dei lupi della Sila. L’alternativa, per niente auspicabile, prevede la medesima fine toccata in sorte a Cappuccetto Rosso.

Una ipotesi alla quale non vogliamo pensare. Bisognerebbe tirare fuori dalla pancia del lupo il nostro Grifo, ed avremmo bisogno dell’aiuto di un cacciatore, che a quel punto, potrebbe anche non essere Nesta.

 

Raffaele Garinella-TifoGrifo.com

(Twitter @ga_raf)

Scritto da
il 27/09/2018.
Registrato sotto PERUGIA CALCIO, Primo Piano.

Multimedia

passionebiancorossa

Tifogrifo - Quotidiano ed Emittente Radio-Televisiva Web - Autorizzazione 33/2002 Registro dei Periodici del Tribunale di Perugia 24/9/2002 - Iscrizione Registro Operatori Comunicazione N° 21374 - Partita IVA: 03125390546 - Iscritta al registro delle imprese di Perugia C.C.I.A.A. Nr. Rea PG 273151 – © Tutti i diritti sono riservati - Studio grafico: EffePi Soluzioni Grafiche - Provider: Aruba Spa